Juve, City, Barça. Piange il calcio dei furbi

In un mese, dalle plusvalenze in A al fairplay in Premier, ai blaugrana. E il Psg...

Juve, City, Barça. Piange il calcio dei furbi

È il calcio moderno, bellezza! Imbrogli e violazioni mai sono mancati nella storia del pallone, ma ora tutto capita in grande stile accompagnato da un certo senso di impunità. Si gioca con i soldi, si parla di violazioni finanziarie prima ancora che di partite truccate. Perché questo è il calcio moderno. L'italico pugno di ferro nei confronti della Juve deve aver spinto ad aver occhi altrove. Ed allora, nel giro di nemmeno un mese, ecco spuntare le cento violazioni del fair play finanziario che potrebbero mettere in ginocchio il Manchester City e lo scandalo che poteva impallinare il Barcellona, quello di soldi versati ad una società facente capo al vicepresidente del comitato tecnico degli arbitri. Peccato che Javier Tebas, il presidente della Liga spagnola, abbia già trovato l'escamotage e dichiarato che il Barcellona non rischia nulla dal punto di vista sportivo «perchè certi reati vanno in prescrizione nel giro di tre anni e qui ne sono passati cinque dai fatti incriminati». Al massimo potrebbe esserci un'azione penale e toccherà alla Procura scoprire se ci sia stato un tentativo di truccare le partite. Ed intanto i giornali di Madrid e Barcellona si fanno guerra a colpi di occhi chiusi e occhi aperti: c'è chi racconta lo scandalo e chi non lo racconta. Invece a colpo d'occhio, vien da pensare che l'Italia sia più seria nella lotta contro il male del calcio: la punizione a campionato in corso non è chiaro se sia giusta, però è esemplare. Certo è che questa sarà una stagione di transizione tra sospetti e difetti: difficile pensare che il Psg sia del tutto immune da difetti, per esempio. Sarebbe anche ora che il calcio europeo difendesse le regole, oppure liberi tutti. Ma questa è stagione di un altro nuovo calcio, dove perfino la tradizione, quella dei top club al potere sul campo, comincia a vacillare: Napoli contro tutti è una storia di successo. E che dire dell'Union Berlino, la squadra finanziariamente risollevata dai suoi tifosi che nel 1989 navigava fra i dilettanti, nel 2019 ha esordito in Bundesliga e quest'anno si batte alle spalle del Bayern e potrebbe conquistarsi un posto in Champions? In Francia c'è stato il grande momento del Lens, bandiera del riscatto sociale e del club dei minatori, che il primo dell'anno ha tritato il Psg degli emiri e delle stelle sbattute in faccia al popolo tifoso. Il Brighton, per mano di De Zerbi, propone e propina un calcio più ambizioso in Premier league.

In Spagna, il Real Societad si pone terzo incomodo, ricacciando indietro l'Atletico Madrid. Le classifiche, Italia e Germania parte, oggi nascondono questo fermento di novità ma dietro c'è un mondo che avanza. In nome dello sport d'accordo, ma si spera anche in nome della pulizia economico-morale nello sport.

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