La "profezia" sulla Superlega: "Cosa faranno Juve, Milan e Inter"

L'ex presidente dell'Ascoli Rozzi oltre 40 anni fa aveva predetto quanto successo oggi con la nascita della Super League: "Sarà un trauma ma poi ci si abituerà"

La "profezia" sulla Superlega: "Cosa faranno Juve, Milan e Inter"

La nascita della Super League ha creato un terremoto nel mondo del calcio con Fifa, Uefa, ECA e le varie federazioni nazionali che promettono battaglia ai 12 club dissidenti con l'Uefa che nella giornata di venerdì, durante il consiglio esecutivo, potrebbe prendere in esame l'eventualità di escludere dalle coppe queste 12 prestigiose squadre che ora tremano. Eppure c'era qualcuno che oltre 40 anni fa, nel lontano 1979, aveva predetto che sarebbe avvenuto qualcosa del genere: l'ex indimenticato numero uno dell'Ascoli Costantino Rozzi.

Precursore

Rozzi è stato un personaggio molto amato nel mondo del calcio e ora più che mai la sua profezia è diventata attuale con la nascita della Super League: "A lungo andare avremo un campionato europeo con le più grosse società di ciascun Paese e, parallelamente, un altro campionato a carattere nazionale se non addirittura regionale con le altre", il commento dell'ex presidente del club bianconero nel febbraio del 1979.

Rozzi aveva poi fatto anche i nonmi delle squadre che avrebbero seguito questo percorso: "Juve, Inter, Milan, Torino finiranno inevitabilmente nell'élite e le altre migliori si misureranno in un diverso torneo. Non c'è via d'uscita. Certo all'inizio avremo un trauma non indifferente ma quando ci saremo abituati tutto sembrerà più normale".

A muso duro

Il numero uno dell'Uefa, più di ogni altro, è intenzionato a dare battaglia ai 12 club dissidenti e le sue parole di ieri contro queste società hanno fatto tanto rumore, soprattutto quelle sul presidente della Juventus ed ormai ex numero uno dell'ECA Andrea Agnelli: "Andrea Agnelli è una delle più grandi delusioni, se non la più grande. Non ho mai visto una persona che mentisse così di continuo. Avevo parlato con lui sabato pomeriggio, mi aveva detto solo che erano voci, di non preoccuparmi, che mi avrebbe chiamato in un'ora. E invece ha spento il telefono. L'avidità è così forte che sconfigge tutti i giusti valori umani".

Il numero uno dell'Uefa ha poi elogiato il comportamento di Psg, Bayern Monaco e Borussia Dortmund che hanno deciso di restare fuori da questo progetto: "Ho incontrato molte persone strane e bugiarde ma anche molte di cui mi fido. Club francesi e tedeschi che hanno resistito alla tentazione di partecipare alla super lega, ho molti amici, non sono tutti corrotti ma solo una piccola parte accecata dall'avidità".

Salvare il calcio

Florentino Perez, numero uno del Real Madrid e di fatto ideatore della Super League, ha spiegato come questa nuova lega è nata per salvare il mondo del calcio: "Siamo in un momento di enorme difficoltà. Il calcio per colpa della pandemia ha perso 5 miliardi di euro. Noi 100 milioni in tre mesi un anno fa e 300 in questa stagione. Bisogna far qualcosa, bisogna cambiare. I giovani stanno perdendo interesse nella competizione e bisogna far si che si riaggancino al prodotto.

Per farlo bisogna cambiare, così come si fece negli anni 50 quando Santiago Bernabeu ideò la Coppa d’Europa e ha cambiato la storia del calcio, ora succederà lo stesso. Sono tre anni che lavoriamo a questo progetto, la pandemia ci ha costretti ad accelerare i tempi”.

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