Quei ribaltoni all'ultimo secondo. Il weekend da incubo di Geraint & C

Non solo la corsa rosa: che emozioni dalla Bundesliga all'Nba

Quei ribaltoni all'ultimo secondo. Il weekend da incubo di Geraint & C
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Colpi di scena e psicodrammi (sportivi) in serie. È stato un weekend da brividi e di ribaltoni per cuori forti. A partire dal clamoroso harakiri del Borussia Dortmund, che ha perso il titolo della Bundesliga all'ultima giornata per differenza reti. Nel grande calcio non è certo la prima volta che accade: si pensi alla fatal Verona per il Milan, al diluvio di Perugia per la Juve, al crollo dell'Inter all'Olimpico nel famoso 5 maggio. Disperazione per squadre e tifosi. Che sabato hanno riempito bordo strada nella salita al Monte Lussari, sede di arrivo della cronometro del Giro d'Italia. Anche la Corsa Rosa ha riservato un cambio di leader, con lo sloveno Primoz Roglic che ha sfilato la Maglia Rosa di dosso al gallese Geraint Thomas per soli 14.

Nella scorse notte italiana, i Miami Heat hanno vissuto il loro psicodramma: nella finale playoff della Eastern Conference, Derrick White ha segnato un canestro a un centesimo di secondo regalando ai Boston Celtics una incredibile vittoria in gara-6. E adesso la squadra dell'infortunato Gallinari può davvero completare l'opera da sotto 0-3 nella serie. Ieri, dopo pranzo, doccia gelata per l'Hellas Verona, raggiunto all'ultimo minuto di recupero dall'Empoli. Ora dovrà giocarsi la salvezza a San Siro. Ma il passato è pieno di titoli sfumati all'ultimo. Il 2 novembre 2008 è una data che molti ferraristi ricorderanno: quella in cui Felipe Massa fu campione del mondo per 38 secondi. Il Mondiale andò invece a Hamilton, che due anni fa subì lo stesso destino da Verstappen. Phiippe Bouvatier perse una tappa al Tour de France 1988 perché fu indirizzato verso la via riservata alle ammiraglie e non verso il traguardo. Vinse a sorpresa l'italiano Massimo Ghirotto.

Ma agli italiani non sempre è andata bene nel finale.

Stefania Belmondo perse la Coppa del Mondo all'ultima gara, arrivando a pari punti con la norvegese Bente Skari che la vinse per maggior numero di vittorie. A Tania Cagnotto sfuggì la medaglia a Londra 2012 all'ultimo tuffo per 20 centesimi. Federica Pellegrini arrivò quarta a Rio 2016. Entrambe non si ritirarono, per fortuna, trovando la forza di riscattarsi.

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