Qui a tifare le macchine e non più solo La Macchina

Charles Leclerc in azione nelle prove libere di Monza
Charles Leclerc in azione nelle prove libere di Monza
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Bernie Ecclestone si aggira in forma smagliante per il paddock. Indossa jeans marroni e polo, pizzetto bianco e capelli a caschetto di un imperdonabile biondo slavato. Fisico da fantino, porta i suoi 94 anni meravigliosamente. Lo sguardo è quello solito che uccide; solo che stavolta, mentre uccide, è anche spaesato. S'aggira per il paddock, riceve inchini qua e là di anziani vari, i giovani lo ignorano, i più giovani non sanno neppure chi sia. Perché questa non è più la sua F1 e qui non c'è quasi più nulla della sua F1, di quel ventilatore che soffiava miliardi ideato negli anni Ottanta. Per certi versi, non c'è neppure più la Ferrari, che di quel motore era il ventilatore. Soffiano sempre miliardi, ma i motori sono molti. Oggi la Ferrari è un team quasi come gli altri. La Monza 2024, mentre spaesa il suo fondatore ed ex padrone, sancisce ciò che pareva impossibile: i tifosi vengono a vedere le macchine, non La Macchina; vengono a tifare i piloti e non più Quei Due Piloti: i ferraristi. Il ricambio e la rivoluzione sono ufficialmente avvenuti e a meno che, fin da oggi, la Rossa non torni con costanza la monoposto vincente di un tempo purtroppo sempre più lontano, l'anno prossimo, proprio qui, assisteremo a qualcosa mai accaduto in F1: a un popolo di tifosi che riempirà il parco per tifare un pilota italiano su macchina straniera. Kimi Antonelli e la Mercedes. Visto che il ragazzo entra in F1 dalla porta principale. Mentre altri sport si disperano per il calo di appassionati - vedi il calcio - e per la mancata crescita di un pubblico giovane - vedi il calcio -, la F1 quei giovani è andata a prenderseli nelle playstation e nei videogiochi, nelle docuserie su Netflix, nei video rilanciati dai social, e poi in pista, con una nidiata di ragazzini terribili che, a partire da Verstappen, hanno via via preso per mano i coetanei. E sarà sempre più così.

Oggi Monza farà il tutto esaurito nonostante la Ferrari. A parte la tribuna centrale, ovunque è un arcobaleno di colori: il papaja delle McLaren, il verde Aston Martin, il grigio e nero Mercedes, il blu Red Bull. Il rosso? Una specie da proteggere.

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