Non ha molta voglia di parlare Massimo Moratti. Cinque sconfitte (consecutive) sul groppone fanno male a tutti gli interisti, e in primo luogo a lui. Ma l'allenatore, per ora, resta al suo posto. "Sì, ho parlato con Ranieri, tranquilli. Se ci siamo chiariti? Sì". Con queste poche parole il presidente dell’Inter, all’uscita dai suoi uffici in pieno centro a Milano, ribadisce di non voler esonerare il tecnico romano, nonostante la lunga serie di risultati negativi. Nessuna scossa, dunque, almeno per ora. Ovvio che se dovesse arrivare una nuova mazzata, in campionato o in Champions, tutto cambierebbe. Ma è inutile fasciarsi la testa prima di essersela rotta.
Per il momento c'è una certezza: contro il Catania, nel posticipo di domenica sera, Ranieri sarà seduto in panchina. Contro i siciliani i nerazzurri devono fare di tutto per rialzarsi. Con 36 punti in classifica il terzo posto ormai appare una chimera ma, continuando così, sarebbe difficile anche agganciare l'Europa League. Dopo aver perso le ultime quattro partite di campionato contro Roma, Novara, Bologna e Napoli, senza riuscire a segnare nemmeno un gol, una svolta s'impone. E, tra l'altro, si avvicina la gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions League, dopo la sconfitta 1-0 sul campo dell'Olympique Marsiglia. Nulla è perduto, ma serve una prova convincente e bisogna segnare, possibilmente senza prendere gol. Complessivamente, contando anche la sfida di Tim Cup contro il Napoli, l’Inter ha perso sette delle ultime otto partite ufficiali. Possibile che ora tutto torni a filare liscio senza alcuno scossone? Impossibile saperlo. Bisogna aspettare e vedere cosa accadrà. Di certo un nuovo cambio di allenatore non sarebbe sufficiente ad assicurare la rinascita di una squadra che, forse, nei suoi pezzi più importanti, è oramai arrivata alla fine di un ciclo.
"Ora conta solo fare bene"
"La squadra non è arrabbiata, né spaventata ma meravigliata". Il presidente sottolinea come gli stessi giocatori non sappiano spiegarci il motivo di questa crisi. "Adesso dobbiamo assolutamente ripartire e fare punti". Moratti, rispondendo alle domande dei giornalisti al termine del cda dell’Inter, cerca di spiegare la difficile congiuntura in cui versano i nerazzurri: "Ci sono tante cause, non una sola". Più tardi ai microfoni di Telelombardia ribadisce: "La fiducia quando si dà si dà e naturalmente c'è la speranza di far bene. È importantissimo - prosegue il patron nerazzurro - fare bene, questo lo sa anche Ranieri.
Non è legato certamente a una partita il tutto ma in questo momento ogni partita pesa maledettamente se va male". "Se intravedo colpe di singoli nella squadra? No, singole no. E' proprio un'involuzione che l'ha frenata". Ai tifosi nerazzurri non resta che sperare che Moratti abbia ragione...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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