![Operazione aggancio](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2025/01/26/1737924490-lecce-inter-inzaghi.jpg?_=1737924490)
Fiorentina-Inter riprende dal 17° minuto, due mesi dopo quel primo dicembre in cui per qualche istante il cuore di Edoardo Bove ha smesso di battere. Passata la paura, è rimasto il vuoto tecnico, che al confronto è ovviamente poca cosa e che Commisso ha ampiamente colmato col mercato di gennaio: Folorunsho e Fagioli, Ndour e Zaniolo, più Pablo Marì, ce n'è abbastanza per continuare ad ambire al quarto posto (figuriamoci al quinto, se anche quest'anno conterà per la Champions).
Buon per l'Inter, che invece il mercato non l'ha praticamente fatto (Zalewski e tante chiacchiere), che stasera Palladino non possa contare su di loro, visto che le regole vogliono per il recupero solo i giocatori convocabili nella data originariamente fissata per la partita. Per lo stesso motivo, Inzaghi può schierare Dumfries, che nel derby ha preso il giallo da diffidato, ma sconterà la squalifica nella prossima partita. Che guarda caso sarà il ritorno di quella di stasera, Inter-Fiorentina, lunedì a San Siro (e anche per questo è parso un tiro fuori porta la lamentela di Inzaghi sulle tempistiche del recupero, vale la regola della prima data utile e la logica che, se possibile, l'andata si giochi prima del ritorno).
Tre punti importanti, da che lato la si guardi non importa, l'operazione aggancio vale doppio: l'Inter può riagguantare il Napoli in testa alla classifica e mettere un po' di pressione a Conte. Ma anche Palladino può riprendere la Lazio al quarto posto e mettersi alle spalle la Juventus, oltre a spingere ancora più in giù Bologna e Milan (con la loro partita da recuperare il 26 febbraio, quando finalmente gli asterischi non appesantiranno la classifica di ipotesi).
Inzaghi farà qualche rotazione, più di Palladino che ha la panchina accorciata appunto dai regolamenti (oltreché dagl'ìinfortuni). Torna Acerbi, che non gioca una partita intera da 3 mesi (10 novembre) e che l'ultima volta (23 novembre) ha fatto in tempo a giocare solo 15 minuti prima d'infortunarsi). Da capire se davvero parte dall'inizio, come Calhanoglu ha fatto nel derby, mostrando poi tutte le lacune di condizione che procura un lungo stop. Inzaghi decide stamattina.
Da supporre anche un turno di riposo, almeno in partenza, poi ormai si gioca in 16, per Thuram (Lautaro è troppo in forma per lasciarlo fuori), Barella e Dimarco. La stagione dell'Inter è ancora lunga (dentro in tutte le competizioni), lunghissima se sovrapposta a quella del Napoli, cui restano da giocare solo 15 partite.
Eppure l'idea di allargare un organico in cui due colonne dello scudetto come Acerbi e Calhanoglu hanno finora saltato più o meno la metà degl'impegni per problemi fisici non è mai stata un'ipotesi concreta, vista la politica del club (di cui non si parla mai perché Inzaghi non ne parla).
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