Sportività? Questa sconosciuta. Domenica è andato in onda il Gp di Valencia. La gara, acclamata e aspettata da milioni di telespettatori, ha visto trionfare la moto di Lorenzo, scortata, amichevolmente, da Marquez e Pedrosa. Il "biscottone spagnolo", pronto in trenta giri, e mescolato per 120 km è stato dato in pasto agli italiani che però non hanno gradito nella ricetta il retrogusto amoro. Non è piaciuto nemmeno a Valentino, vittima sacrificale di un complotto rojo.
La ricetta del croccante pasticcino non è invenzione nuova in terra spagnola, infatti, è stato degustato anche durante le Olimpiadi di Londra 2012. Quella volta lo chef fu il ct della nazionale di basket, Sergio Scariolo. La sua Spagna, durante la fase a gironi, perse, un po troppo facilmente, contro il Brasile. Il motivo? Se avesse vinto quel match avrebbre incontrato i favoriti, e poi vincitori del torneo, gli Stati Uniti. Nonostante le dichiarazioni pre-gara, "Non ci pensiamo nemmeno al biscotto", gli spagnoli, avanti per gran parte della sfida, si fecero superare dai sudamericani nel finale. Più famoso e doloroso, per gran parte del popolo italico, fu il biscotto rifilato da Svezia e Danimarca, che si giocavano la qualificazione dall'Europeo 2004 in Portogallo. Le due rappresentative decisero per un più comodo pareggio (2-2) che avrebbe qualificato entrambe a discapito degli azzurri di Trapattoni.
Ad Atene 2004, nella pallavolo, il Brasile, futuro campione, scelse di perdere con gli Stati Uniti, per aggiudicarsi un più comodo sentiero verso la finale. L'Italia,in quell'occasione, fu brava e riuscì comunque a vincere l'argento olimpico. Passa il tempo, ma non passano le abitudini, così, nel 2010, ai Mondiali, il pubblico italiano fu spettatore di una nazionale brasiliana, schierata con solo riserve, che si fa battere per 3-0 dalla Bulgaria al grido di "Buffoni, buffoni" proveniente dal pubblico del palazzetto di Ancona.
Valentino sembra l'ultima vittima del biscotto.
L'Accademia della Crusca, istituto nazionale per la salvaguardia e lo studio della lingua italiana, spiega che: "Ha avuto diffusione senza dubbio in occasione degli Europei di calcio di fronte al sospetto di un accordo tra Svezia e Danimarca per qualificarsi a scapito dell'Italia". Siamo invidiati nel mondo per la nostra cucina, ma è evidente che per questa ricetta siamo a corto di ingredienti.
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