Polemiche a non finire per il rigore che ha permesso alla Juventus di battere il Monaco nella gara di andata dei quarti di finale di Champions League. Stiamo parlando dell'episodio decisivo, quello che ha sbloccato la partita: il penalty fischiato dall'arbitro Pavel Kralovec al 10° minuto della ripresa. Grande lancio di Pirlo per Morata che, al limite dell'area, viene messo giù da Carvalho. Tiro dagli undici metri trasformato da Vidal e 1-0 per i bianconeri.
Già la posizione del giocatore bianconero (era l'ultimo o no) aveva richiesto una riflessione all'arbitro, che per fischiare o meno il fuorigioco si è consultato con il guardalinee e il quarto uomo. L'attaccante spagnolo, in effetti, è partito da posizione regolare, quindi l'azione di gioco era più che valida. Il rigore però non c'era. Perché lo sgambetto è avvenuto fuori dall'area. Quindi, da regolamento, l'abitro avrebbe dovuto fischiare il calcio di punizione dal limite.
Difficile valutare e decidere in tempo reale, senza poter vedere e rivedere le immagini al replay e il fermo immagine. A volte la decisione è difficile anche con l'ausilio della tecnologia, figuriamoci senza.
Sul web impazza la polemica, con le foto "incriminate" che vengono riproposte per evidenziare l'errore dell'arbitro. I tifosi juventini si difendono dicendo che se anche l'arbitro ha sbagliato, lo ha fatto anche contro di loro evitando di esibire il cartellino rosso a Carvalho per fallo da ultimo uomo.
E questo, con l'inevitabile squalifica per la gara di ritorno, avrebbe aiutato la Juve, visto che il centrale portoghese è un pilastro per la difesa del Monaco. Quindi più che un aiuto i bianconeri avrebbero subito un torto.Per fortuna c'è la gara di ritorno. Vi immaginate che polemiche se l'episodio incriminato di ieri sera fosse stato decisivo per accedere alla semifinale?
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