Risposta di Conte. Primi tre punti per il suo Napoli

Dopo lo choc Verona, Bologna ko. Gol di Di Lorenzo, Kvara e Simeone

Risposta di Conte. Primi tre punti per il suo Napoli
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In attesa dei pezzi da novanta in arrivo dalla Premier, Kvara regala emozioni e ossigeno a un popolo mezzo depresso dopo il ko al debutto. Ma s'è dovuto attendere il recupero del primo tempo per annotare la prima rete del Napoli in questo campionato, forse non a caso siglata dal capitàno Di Lorenzo, protagonista di un antipatico siparietto con la società prima che il mercato prendesse forma e che lo stesso giocatore tornasse a più miti consigli.

Gli azzurri sono ancora un cantiere aperto, anzi spalancato. Capodichino dovrebbe affollarsi di brutto a partire proprio da oggi, sono attesi gli arrivi di Lukaku e dei due scozzesi Gilmour e McTominay, sulla carta tre potenziali pedine in grado di far cambiare fisionomia e gioco alla formazione di Conte. Che anche ieri ha stentato non poco nei 45' iniziali, reggendo tutto sommato benino in difesa (con il rientro tra i titolari di Buongiorno) e provando a inventare qualcosa di nuovo in attacco con la perdurante l'assenza di un centravanti di ruolo ma mettendo in vetrina un gioco lento nella sua fase di costruzione, con i due pilastri Lobotka e Anguissa schermati puntualmente dai mediani bolognesi.

I partenopei sono partiti meglio, rabbiosi e propositivi, ispirati dai guizzi di Kvara, spreconi con Raspadori adattato al centro dell'attacco, poi gli emiliani si sono impossessati del centrocampo, iniziando a tessere la tela del proprio gioco e puntando sulle accelerate a sinistra di Ndoye, meno a destra nonostante il troppo spazio concesso a Orsolini. La traversa scheggiata da Kvaratskhelia ha fatto coraggio al team di Conte, lasciando intuire come l'uno-due con palla a terra potesse essere l'arma migliore per far male ai bolognesi: prima le prove generali, poi il piede raffinato del georgiano ha offerto al figliol prodigo Di Lorenzo l'occasione irripetibile per far pace con il Maradona. Il Bologna avrebbe dovuto fare la partita una volta rientrato in campo dopo il riposo e in effetti ha provato a farla ma ha palesato, paradossalmente, lo stesso limite degli azzurri, ovvero l'incapacità di far male al centro dell'attacco senza un vero bomber. Tanto gioco e possesso continuato ma scarsa consistenza negli ultimi venti metri, ad eccezione di qualche velleitaria conclusione dalla distanza ben controllata da Meret.

E allora, come sempre in questi casi, la differenza la garantiscono le giocate dei singoli, quindi i campioni: anche ieri è stato Kvara senza alcun dubbio, l'uomo sul quale Conte punta per far esaltare Lukaku. Il georgiano se ne va palla al piede e chiude in gol alla sua maniera la partita e una settimana da incubo prima del tris di Simeone.

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