Sforzo relativo. E qualificazione agli ottavi di finale già archiviata: il Portogallo fa sul serio, insomma.
Approfittando di una Turchia pasticciona e pressochè inguardabile, la squadra di Martinez vince infatti 3-0 e, bissando la vittoria dell'esordio contro la Repubblica Ceca, potrà permettersi il lusso di giocare la terza partita del girone mercoledì sera contro la Georgia - in pantofole o quasi.
Match già indirizzato nel primo tempo, dopo un iniziale brivido per il portiere Diogo Costa che ha visto arrivare pericolosamente dalle sue parti Akturkoglu: gol di Bernardo Silva stella del Manchester City di Guardiola su iniziativa di Nuno Mendes dalla sinistra, raddoppio quasi immediato in seguito al più assurdo degli autogol firmato da Akaydin con la folle collaborazione del portiere Bayindir, al suo esordio nella competizione. In quel momento è praticamente terminata la gara, anche se la squadra di Montella ha inizialmente provato a reagire: troppo ampio però il divario per sperare in una rimonta.
Il tecnico italiano aveva peraltro già scelto di mandare in campo una formazione più portata a difendere che non ad attaccare, lasciando in panchina le giovani stelline Guler autore di un super gol nel match di esordio e lo juventino Yildiz: magari non una dichiarazione di resa, ma di sicuro la palese ammissione di un senso di inferiorità.
Un sentimento che non appartiene e non apparterrà mai al Portogallo: quadrato e al solito agonisticamente vivo con il 41enne Pepe (osannato a più riprese dai propri tifosi) a mostrare la faccia cattiva, la squadra di Martinez ha i soliti piedi buoni in mezzo al campo e un Ronaldo che pare addirittura meno egoista di quanto sia stato nel corso di tutta la sua carriera. Succede così che, mentre la Turchia si arrabatta cercando di dimezzare lo svantaggio, CR7 serva un assist al bacio a Bruno Fernandes dopo essersi trovato a tu per tu con il portiere turco: 3-0 dopo pochi minuti della ripresa e fine della trasmissione, confidando di poter festeggiare il suo primo gol nella competizione quando la posta in palio sarà più alta. Unico neo negativo, il solito indisponente Leao: ammonito anche ieri per simulazione come già accaduto contro la Georgia è stato lasciato a meditare negli spogliatoi fin dall'intervallo e sarà squalificato per il prossimo turno.
Se i suoi compagni si confermeranno in palla, non è nemmeno detto che il milanista ritrovi automaticamente il posto da titolare: la fiducia del resto va guadagnata ogni giorno o per lo meno ogni volta che si scende in campo, cosa che il numero 17 non sta certo facendo.
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