È morto Sean Edwards, il giovane pilota britannico che era in testa alla classifica del campionato di Porsche Supercup. Si è trattato di un tragico incidente avvenuto sul circuito australiano di Queensland Raceway a pochi chilometri da Brisbane.
Il ragazzo si trovava a bordo di una Porsche 996, al posto del passeggero, accanto a un ventenne che guidava l'auto per una sessione di test privati. La macchina si è schiantata all'altezza della sesta curva del tracciato e sono subito divampate le fiamme. Vani i tentativi di soccorso. Il corpo del pilota è stato estratto dai resti della vettura ma le operazioni di rianimazione non sono andate a buon fine. Il giovane non ce l'ha fatta: le ferite agli organi interni si sono rivelate mortali. Il guidatore invece sarebbe al momento ricoverato in gravissime condizioni al Royal Brisbane and Women’s Hospital.
Sean si trovava vicinissimo alla conquista del titolo con 118 punti, davanti a Nicki Thim. Tra i trionfi di Edwards ci sono anche un campionato europeo GT3 vinto nel 2006. Quest'anno inoltre aveva ottenuto il primato nella 24 Ore di Dubai e nella 24 Ore del Nurburgring, a bordo di una Mercedes.
L'ennesima disgrazia nell'ambito delle corse d'auto. Ma anche uno strano e beffardo scherzo del destino. Edwards era infatti figlio d'arte. Suo padre, Guy, è un ex pilota di Formula Uno e fu tra quelli che soccorsero Niki Lauda e che lo estrassero ancora vivo dalla Ferrari in fiamme durante l'incidente al Nurburgring nel 1976.
Nel film Rush di Ron Howard, che racconta e celebra l'epica sfida tra James Hunt e Niki Lauda, è stato scelto proprio il giovane Sean per interpretare il ruolo del padre nella vicenda. Ma la realtà per lui è stata ben diversa: nessun compagno è riuscito a sottrarlo alla sua sorte, nessuno lo ha portato in salvo dalle lingue di fuoco che lambivano la vettura.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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