Dimenticate i percorsi del Tour di una volta, con tanti chilometri a cronometro che favorivano cronomen e passisti-scalatori. Da qualche anno a questa parte anche la "Grand Boucle" propone disegni meno scontati, che hanno reso la corsa francese più imprevedibile. Vediamo sinteticamente cosa ci attende nei 3.360 km. che ci condurranno a Parigi
1° tappa: "Leeds-Harrogate", 190km. Niente crono-prologo, si comincia con una tappa in linea abbastanza facile, anche se il finale lievemente all'insù potrebbe penalizzare i velocisti puri, avvantaggiando quelli più completi.
2° tappa: "York-Sheffield", 201km. Ecco i primi 200 km impegnativi, per una tappa che dal punto di vista altimetrico sembra una classica delle Ardenne; nove salite brevi simili alle "cotes", terreno adatto agli attacchi. Chi vuole vincere il Tour, dovrà stare attento.
3° tappa: "Cambridge-Londra", 155km. La tre-giorni inglese si conclude con una frazione semplice, con arrivo per velocisti nel suggestivo centro di Londra.
4° tappa: "Le Touquet Paris Plage-Lille", 163km. Giornata di sostanziale trasferimento al rientro in terra francese, e nuova sfida per le ruote veloci.
5° tappa: "Ypres-Arenberg Porte du Hainaut", 155km. Nessuna difficoltà altimetrica, ma primo crocevia importante della corsa. Nove settori di pavè ai quali i big dovranno prestare attenzione, perché cadute e forature potrebbero rivelarsi fatali. Impossibile non mettere fra i favoriti del giorno Cancellara, che fra le pietre del Nord si trova particolarmente a suo agio.
6° tappa: "Arras-Reims", 194km. Tappa facile e di nuovo largo agli sprinter.
7° tappa: "Epernay-Nancy", 234km. Finale mosso con due strappi collocati negli ultimi venti km. Terreno ideale per fughe e contrattacchi.
8° tappa: "Tomblaine-Gerardmer", 161km. Si incontrano le prime salite della corsa, compresa quella conclusiva che porta al traguardo di Gerardmer. Non sono ancora ascese decisive, ma chi ambisce alla maglia gialla finale potrebbe già entrare in azione.
9° tappa: "Gerardmer-Mulhouse", 170km. Una frazione disegnata per le fughe a lunga gittata, con le asperità collocate tutte nella prima parte.
10° tappa: "Mulhouse-La Planche des Belles Filles", 161km. Favoriti, tocca a voi. Sei gran premi della montagna prima dell'arrivo in salita, lo stesso che vide protagonista Chris Froome nel 2012. Si comincia a fare sul serio e i distacchi al termine di questa tappa potrebbero essere rilevanti.
11° tappa: "Besançon-Oyonnax", 187km. Dopo il giorno dedicato al riposo, ecco un'altra frazione che ispira fughe da lontano. I migliori in classifica non dovrebbero darsi battaglia.
12° tappa: "Bourg en Bresse-Saint Etienne", 185km. Ancora fughe da lontano, in una tappa dal profilo mosso.
13° tappa: "Saint Etienne-Chamrousse", 197km. Gran finale in salita: l'ascesa conclusiva misura 18km con pendenze che superano il 7%. Nuovo confronto diretto tra i favoriti per la vittoria finale.
14° tappa: "Grenoble-Risoul", 177km. Altra frazione da resa dei conti fra i big. Tre salite, nell'ordine: Lautaret, Izoard e arrivo in quota a Risoul, dopo 12km di ascesa al 7% di pendenza media.
15° tappa: "Tallard-Nimes", 222km. Dopo le fatiche dei giorni precedenti, una tappa facile. Arrivo in volata se le squadre dei velocisti sapranno tenere cucito il gruppo, altrimenti può avere successo la fuga da lontano.
16° tappa: "Carcassonne-Bagneres de Luchon", 237km. Prima tappa pirenaica che segue il secondo giorno di riposo. Traguardo in discesa dopo il Port de Bales, diventato famoso nel 2010 per il salto di catena che frenò Andy Schleck, all'attacco in maglia gialla. Costretto a fermarsi per quasi un minuto, venne scalzato in classifica da Alberto Contador.
17° tappa: "Saint Gaudens-Saint Lary Soulan (Pla d'Adet)", 124km. Frazione breve ma intensa, con tre Gpm e arrivo in salita. Potrebbe essere la tappa decisiva del Tour, anche se non è l'ultima nei Pirenei.
18° tappa: "Pau-Hautacam", 145km. Il trittico pirenaico si conclude con un grande classico, l'arrivo in salita ad Hautacam. Ascesa dura, lunga 13km con punte di pendenza che superano il 10%. È l'ultima montagna di questo Tour che strizza l'occhio agli scalatori.
19° tappa: "Maubourguet val d'Adour-Bergerac", 208km. Dopo l'indigestione di salite, dovrebbero tornare in scena i velocisti. Dipende, però, da quante energie sono rimaste dopo i tre giorni di sofferenza sui Pirenei.
20° tappa: "Bergerac-Perigueux", 54km. Unica frazione a cronometro, che sarà decisiva se la classifica è ancora aperta.
Gli specialisti potrebbero infliggere distacchi consistenti a chi non ama la sfida contro il tempo.21° tappa: "Evry-Paris Champs Elysées", 137km. Passerella classica del Tour, che si disputerà sotto le luci artificiali come avvenuto nell'edizione passata.
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