Scudetto e Champions. L'Inzaghi 3.0 ci prova

La partita di Manchester dà fiducia: si può puntare al doppio obiettivo stagionale

Scudetto e Champions. L'Inzaghi 3.0 ci prova
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Il punto di Manchester ha consolidato le certezze di Inzaghi più di quanto abbia mosso la classifica nerazzurra nella super Champions, un tabellone che a guardarlo, in effetti c'è da perderci la testa. Ci abitueremo, ma 36 squadre tutte insieme (e che soprattutto non giocano tutte contro tutte) forse potevano risparmiarcele. Scossa dai 2 pareggi di Genova e Monza, costati il primato perso in campionato dopo quasi un anno, la squadra nerazzurra entra nel derby da favorita netta.

Ed è per lo meno improprio dire che Inzaghi vuole fare la storia vincendo il settimo derby di fila, semplicemente perché l'ha già fatta vincendone 6, come nessun altro prima di lui (e Pioli, che li ha persi). Il tecnico avrà un bel daffare in questi giorni per congelare gli entusiasmi, perché l'impressione è che tutta l'Inter si sia davvero sentita forte come mai, nel fortino inviolato da 6 anni dei campioni d'Inghilterra.

Inzaghi ha avuto forza e sangue freddo per giocare all'Etihad Stadium pensando al Milan. Non come lo scorso anno, quando al debutto in Champions stravolse la squadra titolare a San Sebastian, andando incontro a 90 minuti di sofferenza, ma equilibrando le rotazioni. Lautaro ha bisogno di giocare, ma anche di allenarsi. Così mercoledì mattina ha fatto un lavoro più intenso dei compagni e la sera ha preso il posto di Thuram (e non di Taremi) per l'ultimo spicchio di partita. Anche quello, un cambio dettato dal derby. Qualche timida speranza per Dimarco, l'idea al momento è quella di sfidare il Milan con Mkhitaryan, Pavard e Dumfries titolari. Non sarà semplice correre con ambizione sul doppio binario Serie A-Europa, ma questa partenza svela chiaramente gl'intenti nerazzurri. È l'Inter 3.0, dopo una finale di Champions e uno scudetto. Provarci non significa riuscirci, e ripetersi non è mai semplice, anche perché molti protagonisti dello scudetto hanno giocato bene come mai in carriera. Non mancheranno gli ostacoli né gli avversari, ma intanto Manchester ha detto che l'obiettivo prime 8 del maxi girone è alla portata del gruppo nerazzurro.

Due stagioni fa, nell'anno di Istanbul, puntare sulla Coppa fu quasi una necessità dopo la falsa partenza in campionato, mentre l'anno scorso contava solo lo scudetto e fu subito molto chiaro, proprio dalle prime scelte.

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