Se il club spende più in agenti che in calciatori

Il Sunderland in Inghilterra ha speso 4,4 milioni di sterline per gli intermediari ma ne ha investiti solo 1,25 per comprare calciatori

Se il club spende più in agenti che in calciatori

È possibile per un club spendere più per pagare agenti e mediatori che per acquistare calciatori? La risposta, in Inghilterra, può essere sì. Almeno così è a Sunderland, dove la società ha investito sul mercato un terzo di quanto abbia dovuto corrispondere agli intermediari del calcio.

Siamo lontanissimi dalle cifre sborsate dai top team della Premier. C’è un abisso che separa l’esborso del club di Ellis Short rispetto a quanto ha dovuto scucire il Liverpool di Momo Salah (26,7 milioni di sterline), il Chelsea di Antonio Conte (25,1 milioni), il City di Guardiola (23,4 milioni) e lo United di Mou (18 milioni).

Come riporta il Daily Mail, la società dei Black Cats ha speso - nel periodo che va da febbraio 2017 a gennaio 2018 - una cifra pari a 4,4 milioni di sterline per gli agenti. Sul mercato, però, in quelle due sessioni, ha speso in tutto appena 1,25 milioni di sterline per i nuovi acquisti puntando forte sulla formula del prestito gratuito e sull'ingaggio di svincolati. A fronte di dodici nuovi ingressi in squadra con quelle formule, solo tre sono stati gli acquisti onerosi, l'attaccante James Vaughan (poi ceduto al Wigan) e il portiere Jason Steel (pagati mezzo milione ciascuno), e lo scozzese Aiden McGeady, costato 250mila sterline.

Il Sunderland oggi galleggia al penultimo posto della Championship (la serie B del campionato inglese), con appena 31 punti conquistati in quaranta

partite. La squadra adesso rischia la seconda retrocessione in due campionati dopo il clamoroso tonfo dalla Premier al termine dello scorso campionato quando la formazione biancorossa si classificò ultima con appena 24 punti.

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