nostro inviato a Monza
La cosa che fa più male è che alla fine Sebastiano dice che «poteva andare peggio, ci sono tanti punti ancora in palio, non sono preoccupato per il mondiale ...». Invece dovrebbe esserlo, che diamine. La cosa che fa più preoccupare è che non si capisce più nulla in Ferrari. C'è il pilota di punta, il fenomeno da decine di milioni di euro a stagione che quasi ad ogni gara fa tremare il team per le sue manovre e c'è il pilota dato per bollito, a fine carriera, preso sotto costo e in bilico sul rinnovo del contratto che tira al via uno staccatone d'altri tempi al compagno messo meglio in classifica. Cosa che non dovrebbe accadere mai e poi mai e invece accade. Fatto sta, il primo, Vettel, stavolta non si scusa di nulla, prova a guardare al bicchiere mezzo pieno e intanto se la prende con Hamilton. Prima a caldo via radio «una manovra stupida» e poi a freddo «non mi ha lasciato spazio, non avevo alternative... però lui l'ha passata liscia ed è stato anche fortunato visto che io ho riportato dei danni» (Hamilton replicherà ironico: «Manovra di gara, se non sbaglio corriamo noi? Seb era nervoso, lo capisco...»). Il secondo, Raikkonen, se le prende pacatamente come sempre, parla di gomme andate, dice «non sono durate quanto ci saremmo aspettati, la delusione è grande, avrei voluto finisse in altra maniera davanti al nostro pubblico, la staccata tirata a Seb? Non vedo come possa averlo ostacolato, sono cose che accadono...» e intanto attende il verdetto: rinnovo sì o no.
A giudicare dalla sua gara, dovrebbe essere rinnovo no. Perché quando mai un pilota distante in classifica rispetto al compagno rende così dura la vita all'altro in lotta per il titolo? Premesso che la manovra di Vettel è stata assurda, visto che avrebbe potuto aspettare quel tanto, cioè giri, pit stop, vicende varie di gara, prima di affondare il colpo su Raikkonen, nessun pilota a cui è stato chiesto di aiutare il team in una fase delicata difende poi la posizione dal compagno come ha fatto il finlandese. Per cui, delle due l'una: o la voce su Leclerc è vera e tutto è ormai fatto con il giovane francese parcheggiato alla Sauber-Alfa, oppure Raikkonen ha dato di matto. Cosa difficile.
Quanto a Seb, sembra ormai vivere su un altro pianeta. Tra le altre cose ha detto: «Comunque ho poi guidato bene, ho provato a recuperare, ho preso punti e in fondo, anche se ne ho persi su Hamilton, la macchina resta la più veloce e non ci vorrà molto per recuperarli... Se mi ha sorpreso la staccata al via di Kimi? No...». E poi: «Certo, ora sono giù, mi dispiace per i tifosi della Ferrari... dai, non è la fine del mondo».
Ma sì, non è la fine del mondo gettare una gara vinta in Germania, a casa sua e nel giorno della tragedia di Marchionne, ma sì, non è la fine del mondo buttare via anche quella in casa della Ferrari davanti a un pubblico in adorazione e con un mondiale da scalare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.