
Due grossi interrogativi tormentano il week end: chi vincerà la sfida del Maradona? Chi è l'uomo mascherato della Juventus? Riassunto. Ben più importante per le sorti del campionato la partita di oggi tra le due di testa divise da un solo punto, con i campioni d'Italia che hanno messo tensione addosso al gruppo napoletano. Conte ha doppia voglia di riprendersi il primato per orgoglio contro una squadra che ha portato di nuovo al titolo e per ridare entusiasmo al popolo afflitto dopo le ultime esibizioni sconfortanti. Beffarde le voci di mercato secondo le quali entrambi, in caso di scudetto mancato, saluterebbero città e squadra, in verità quello che ha fatto Conte per il Napoli è davvero importante, considerate le vicissitudini di mercato e gli infortuni. Di contro a Inzaghi si chiede il minimo sindacale, rivincere il titolo, cosa che avrebbe dovuto fare nei primi tre anni interisti, considerato l'organico a disposizione. Dunque alle 18 incomincia un duello vero e un eventuale pareggio non risolverebbe i dubbi e potrebbe portare addirittura l'inserimento dell'Atalanta, data per scontata la vittoria dei bergamaschi sul Venezia. Questione diversa quella bianconera dopo l'intervista all'Anonymus juventino pubblicata dal Corriere della Sera, nella quale l'uomo mascherato confessa di «non sopportare Thiago Motta e di non essere il solo a provare tale sofferenza (!?), perché non sai mai che cosa aspettarti, da titolare a 90 minuti in panchina». È scattata la caccia al corvo, pare che lo stormo sia numeroso.
Ai tempi di Boniperti e di Moggi, alla Continassa tremerebbero i muri e nel giro breve di un pomeriggio, l'anonimo verrebbe smascherato con le ovvie conseguenze del caso. Ma con i don Abbondio della dirigenza questo non avverrà, Motta sarà lui a sopportare le anime nere e la Juventus cercherà di battere l'Hellas lunedì sera. Dalla vergogna di Thiago allo svergognato dello spogliatoio.
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