Più che un'Olimpiade, un festival della "urban culture". Place de la Concorde, la più grande di Parigi, si sta infatti trasformando in uno Stadio a cielo aperto; bel corollario ai classici Giochi che partiranno il 26 luglio. Un'edizione "innovativa", dice il Comune, che sposa i classici sport con quelli "minori"; che dalla banlieue hanno preso piede in tutta la Francia e nel resto del mondo. Skate, break dance su ritmi hip-hop, ciclismo freestyle in Bmx e basket: 3 contro 3.
Il processo è in itinere. Ancora niente atleti, ma operai con casco blu in testa a Concorde, che sarà uno dei cuori pulsanti dell'evento estivo. E se il "parco urbano" è (quasi) pronto ad accogliere fino a 25mila persone su tribune bleu, non tutto intorno fila liscio. Ritardi, meteo, personale di sicurezza. A Pierre Rabadan, delegato ai Giochi della Ville Lumière, per ora non resta che vantare l'idea di "valorizzare i nuovi sport" e aprirsi a discipline capaci di influenzare moda e tendenze; non più ghettizzate e con pubblico sempre più vasto. Gli organizzatori dicono che per metà luglio l'impianto "urban" sarà operativo.
Panorama unico a due passi dagli Champs. Ballerini e atleti, ragazzini e adulti. Divertimento assicurato grazie a una scenografica "fossa" da skate, tra rampe e giochi di luci. Tutto per i 4 sport "minori". Il problema ce l'hanno però i parigini: la vivibilità di una città che, turisti a parte, deve continuare a marciare nella sua quotidianità. Per i Giochi, le auto saranno vietate in molte zone, salvo permessi. Il Comune ha messo a disposizione un QR Code.
Che in molti hanno richiesto senza successo, incontrando ostacoli che neppure in una cavalcata di parkour fra palazzi e rampe inclinate. Avvocati, professionisti, dipendenti di brasserie e negozi sperano che per l'inizio dei Giochi gli sarà consegnato. Altrimenti pure loro, tra salti e atterraggi sui muretti, dovranno darsi all'urban style!
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