Comincia a prendere forma il nuovo, giovane Milan preparato all'improvviso dal club con la rivoluzione estiva e affidato a Max Allegri. Comincia a prendere forma anche l'inedito sistema di gioco, ideato da tempo e realizzato per la prima volta ieri sera a Parma, col disegno del 4-2-3-1 che ha bisogno di molti collaudi prima di diventare patrimonio genetico del Milan, da una vita abituato a giocare col trequartista, prima Rui Costa, poi Kakà, quindi Boateng e sorvoliamo, per amor di patria, sulle differenze. Comincia a lievitare il gioco, tutto da inventare, sia per l'assenza di decisivi interpreti (Pato, Robinho, Boateng), sia per la presenza di esponenti non proprio adatti a ricoprire certi ruoli. Per esempio Nocerino, ieri schierato nei tre a sostegno dell'attaccante vertice alto,Bojan.Ma si sa:le grandi conquiste passano attraverso tormentati test. Così per il Milan, capace per un tempo di tenere palla senza riuscire a scalfire il muro preparato da Donadoni, la migliore prova di questo incerto e indecifrabile avvio di stagione, finisce col consegnare agli archivi un pareggio che racconta di qualche ingenuinità (De Jong che lascia un buco nella barriera sulla scudisciata di Galloppa) e dei soliti errori (il gol del 2 a 0 mancato da Boateng solo dinanzi al portiere) di mira. Legittimo, alla fine, il risentimento collettivo di panchina e squadra: è un'altra occasione persa per risalire la china, acquistare fiducia e credito alla vigilia di un'altra settimana da far tremare i polsi (viaggio a San Pietroburgo in Champions e poi derby prima della sosta). Anche questo difetto si concilia perfettamente con l'età media del Milan (tanti ragazzotti alle prime armi) e con il ridotto tempo a disposizione per trasformare un gruppo rinnovato da cima a fondo in una squadra autentica.
Eppure continuano ad arrivare, insieme con i gol, notizie confortanti sul presente e sul futuro di Stephan El Shaarawy, detto il Faraone ma forse è il caso di trovare un altro soprannome per questo ragazzo che ha un taglio originale di capelli e tantissimo talento da mettere a disposizione del collettivo. Suo il gol, di eccellente fattura, in avvio di ripresa. Suo il miglior numero del primo tempo, saltati in velocità e in abilità tre birilli del Parma, che sta trasformando un ragazzo di meno di 20 anni in un protagonista assoluto del prossimo Milan. Ha messo muscoli e ingegno, ha affinato anche la tecnica e ha coraggio da leone nello sfidare uno contro uno rivali con qualche capello grigio. Gli offre piena e completa collaborazione l'altro ragazzo dell'attacco, Bojan, preferito a Niang dopo un curioso ballottaggio. A dispetto del fisico offre una interpretazione puntigliosa ed efficace del ruolo di centravanti, sostituendo Pazzini, a riposo indispensabile. Dietro i due ragazzi d'oro, De Jong e Ambrosini cominciano a fare società in modo intelligente: giocano uno vicino all'altro, si danno una mano, si chiamano alla voce, si intendono e perciò il sistema di gioco prende a funzionare, a tratti. Meglio nella ripresa, dopo il collaudo iniziale, naturalmente.
Dagli spogliatoi il Milan sgabbia con grande motivazione. Va in vantaggio e sfiora più volte il colpo del ko, con Boateng, poi con Montolivo dopo il pareggio di Galloppa. Il Parma è ormai specializzato nei recuperi: stesso destino contro la Fiorentina. A dimostrazione che la squadra di Donadoni ha cuore ma anche resistenza e capacità di farsi largo dentro le maglie della difesa altrui. Non c'entra niente Amauri, ancora oggetto misterioso, semmai il merito è da iscrivere al francese Belfodil, giunto dalla panchina a moltiplicare le insidie per la coppia colombiana dei rossoneri, Zapata e Yepes, per la prima volta uno al fianco dell'altro. Insomma questo Milan, giovane e promettente, ha bisogno di tutto il tempo necessario per diventare qualcosa di più dei modesti 7 punti in classifica. A condizione che certi esponenti di prima fila, Robinho e Boateng i primi nomi da indicare, siano all'altezza delle responsabilità loro assegnate.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.