Le intruse a sorpresa nella grande ammucchiata al vertice della classifica fanno sorridere soprattutto Spalletti. Alzi la mano chi avrebbe mai immaginato di vedere dopo 12 giornate Atalanta, Fiorentina e Lazio con 25 punti.
Forse sulla Dea qualche pronostico poteva pure essere fatto dopo il trionfo in Europa League di maggio. Più complicato ribadirlo dopo l'avvio shock dei nerazzurri, che avevano perso ben 3 volte nelle prime 5 partite di campionato. Strada facendo Gasperini (foto) ha saputo trovare, come al solito, la formula giusta per far volare i bergamaschi. Anche grazie al boom di Retegui, che con 11 gol segnati è l'attuale capocannoniere del torneo. Per la gioia appunto di Spalletti. Ieri contro l'Udinese la Dea ha vinto una di quelle sfide che in passato aveva spesso steccato. Pur non brillando, ha superato in rimonta l'Udinese (in vantaggio con Kamara) grazie al gol di Pasalic e all'autorete di Toure. Un segnale importante alle rivali: quest'anno sa vincere anche quando non è al top.
Sesta vittoria di fila, invece, per una Fiorentina che non vuole smettere di stupire, trascinata dalla tripletta del rinato Moise Kean, passato dagli 0 gol della scorsa annata alla Juve agli 11 già realizzati tra A e Conference. Al Franchi c'era anche il ct Spalletti, che si frega le mani pensando al tandem azzurro con Retegui.
A proposito della Nazionale: all'ultimo disastroso Europeo uno dei pochi a salvarsi era stato Mattia Zaccagni. Il Diez sta trascinando la Lazio a lottare per lo Scudetto. Prestazioni da leader e gol spettacolari, che stanno facendo arrampicare sempre più in alto la società di Lotito.
Il blitz di Monza firmato Zac autorizza sogni di gloria e al tempo stesso pone a rischio la panchina di Nesta. I brianzoli adesso sono ultimi insieme al Venezia: con Palladino era tutta un'altra musica, come ora sanno bene dalle parti di Firenze
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