Sospetti su Psg-Stella Rossa

Un dirigente serbo avrebbe scommesso 5 milioni sul 6-1

Simone Rovera

L'Europa del calcio è scossa da uno scandalo che potrebbe gettare una luce oscura sulla Champions League e più in particolare sulla partita tra Paris Saint Germain e Stella Rossa Belgrado del 3 ottobre, vinta largamente dai parigini (6-1) trascinati da Neymar (tripletta, nella foto) e Mbappé. La vicenda, che presenta per ora molte zone d'ombra, è stata rivelata ieri dal quotidiano francese l'Equipe che ha svelato come in Francia sia in corso un'inchiesta, dopo la denuncia di un informatore anonimo, ma considerato credibile, all'Uefa. Secondo il quotidiano francese, qualche giorno prima della partita l'Uefa aveva informato la procura di movimenti sospetti dopo aver saputo che un alto dirigente della Stella Rossa era pronto a scommettere 5 milioni di euro (di cui 3 di tasca propria) su una sconfitta della sua squadra per 5 gol di scarto, eventualità che poi si è verificata, con il 6-1 finale.

La somma che sarebbe dovuta essere scommessa non attraverso i canali convenzionali, visto che le autorità che regolano le puntate in Francia e in Europa non hanno riscontrato movimenti anomali. Secca, per ora, la reazione di Dragan Dzajic, presidente onorario della Stella Rossa, presente a Parigi nei giorni della partita: «Non so nulla. Non è vero niente. E' impossibile».

Sorpresa e rabbia anche al Psg che in un comunicato pubblicato in serata ha respinto «categoricamente ogni implicazione diretta o indiretta con i sospetti, precisando che in questo momento il Paris Saint-Germain non è stato sollecitato dalla Procura Nazionale Finanziaria, incaricata dell'inchiesta». Nessun commento ufficiale, per ora, dall'Uefa.

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