"Finalmente già a partire dalle semifinali e dalle finali degli Internazionali di tennis potranno assistere mille spettatori a tutte le competizioni sportive che si terranno all'aperto e che rispetteranno scrupolosamente le regole previste in merito al distanziamento,mascherine e prenotazione dei posti a sedere" sono le parole del ministro per le Politiche giovanile e lo sport, Vincenzo Spadafora.
Mille spettatori agli eventi all'aperto, a cominciare dagli Internazionali di tennis, attualmente in fase di svolgimento al Foro Italico. In attesa dell'inizio del campionato di calcio, in programma questo weekend, il ritorno dei tifosi sugli spalti degli eventi sportivi è sempre più una realta. Si ripartirà dal tennis e dalla splendida cornice capitolina, come annunciato dal ministro Spadafora.
"Nelle prossime ore verrà ufficializzata la decisione - le parole del ministro nell'annunciare l'apertura contingentata al pubblico negli eventi sportivi outdoor -,ma desidero sin da subito ringraziare il ministro Speranza per la collaborazione e il Comitato Tecnico scientifico per aver tempestivamente programmato l'audizione che ho richiesto. Dal confronto con i rappresentanti dei miei uffici, sono emerse le condizioni per un ulteriore approfondimento delle questioni riguardanti il mondo sportivo e per la condivisione del nostro punto di vista in merito all'esigenza di non differenziare tra eventi culturali ed eventi sportivi".
"Finalmente, già a partire dalle semifinali e dalle finali degli Internazionali di tennis, potranno assistere mille spettatori a tutte le competizioni sportive che si terranno all'aperto e che rispetteranno scrupolosamente le regole previste in merito a distanziamento, mascherine, prenotazione dei posti a sedere: un primo, ma significativo passo verso il ritorno, speriamo presto, alla normalità nello sport. Auspico il più rapido compimento di tutte le azioni necessarie per rendere immediatamente applicabile quanto deciso", ha concluso Spadafora, in relazione alla decisione del Cts a seguito della riunione di martedì 15 settembre nella quale è stato audito il il Capo Dipartimento per lo Sport. Una bellissima notizia dunque dopo le numerose polemiche seguite alla decisione di vietare il pubblico per il torneo di Roma.
Il piano per il calcio
Una decisione che anticipa i tempi anche della riapertura degli stadi. Metà ottobre, tra la quarta e la quinta giornata di campionato, era la data segnata in rosso sul calendario da Figc e Lega Serie A per riaprire gli impianti sportivi. Periodo entro il quale a questo punto si proverà a raggiungere il 20% della capienza (come in Germania) seguendo delle prescrizioni molto rigide così da regolare il flusso di pubblico all'ingresso e all'uscita, la permanenza all'interno della struttura, la circolazione all'interno delle differenti aeree degli impianti.
I punti essenziali – come riportato dal quotidiano La Repubblica – intorno ai quali si articola lo studio si occupano degli aspetti più controversi. Dall'obbligo per i tifosi di indossare la mascherina, che dovrà essere trasparente così da rendere possibile il riconoscimento facciale ma, al tempo stesso, garantire adeguata protezione. All'accesso agli impianti differenziato attraverso cinque aree di posizionamento con ingressi scaglionati ed un limite di distanziamento di 2.25 metri, porzione di spazio che dovrà essere riservata allo spettatore una volta raggiunto il settore. Nulla cambia relativamente a operazioni di sanificazione e rilevamento della temperatura corporea: nel caso superi i 37.
5°, i lavoratori saranno accompagnati in un locale di isolamento temporaneo, il tifoso invece dovrà ritornare a casa. Misure ritenute obbligatorie per il far ritornare il pubblico, traguardo a questo punto sempre più vicino.Segui già la nuova pagina Sport de IlGiornale.it?
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