Luciano Spalletti ha le idee chiare e questa cosa sta piacendo molto ai tifosi dell'Inter. ll tecnico di Certaldo, nella confenza stampa di 10 giorni fa, si è presentato in punta di piedi ma convinto di essere approdato in una società solida, con valori tecnici e morali alti e soprattutto sapendo di avere per le mani una rosa già molto competitiva. Walter Sabatini e Piero Ausilio stanno lavorando a fari spenti sia in entrata che in uscita visto che diversi giocatori saluteranno Appiano Gentile e ci saranno dei nuovi arrivi che andranno a completare la rosa.
Spalletti vuole riportare subito in alto l'Inter e ai microfoni della Gazzetta dello Sport ha raccontato: "Chi vuol lavorare con me deve sentirsi convinto. Anzi, deve sentirsi l’Inter, non un calciatore dell’Inter. Se no è inutile parlare di senso di appartenenza. Bisogna avere a mente la grande storia di questo club. Li martellerò in ogni istante su questo concetto. Se non capiscono cosa vuol dire vestire la maglia dell’Inter non si va da nessuna parte".
Spalletti ha poi parlato di mercato e dell'obiettivo minimo stagionale della squadra: "Su certi nomi anche i nostri dirigenti fanno un po’ di possesso palla per essere pronti a ogni evenienza. Di sicuro prenderemo due difensori. Borja play basso o trequartista? Può fare entrambe le cose. Non sarà un incursore alla Nainggolan ma ha carattere da vendere, esperienza, sa far girare la palla e non gliela porti mai via. Insomma, a centrocampo può giocare ovunque. E può servire come leader per gli altri. Tornare in Champions? L’obbligo è quello di sentirlo come un obiettivo minimo.
Ma sapendo che l’ultima classifica dice che le prime tre erano lontane e che per colmare quel gap dovremo vincere 9-10 gare in più. Senza dimenticare che anche le altre si stanno rinforzando. Ma prima mi lasci guardare i miei negli occhi e vedere come reagiscono alle sollecitazioni". "- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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