Spalletti osi Scamacca, Retegui è sgonfio. E Chiesa non è Sinner

Il primo test europeo della Nazionale di Luciano Spalletti (0 a 0 con la Turchia, mica male come impegno) può essere liquidato così

Spalletti osi Scamacca, Retegui è sgonfio. E Chiesa non è Sinner
00:00 00:00

Il primo test europeo della Nazionale di Luciano Spalletti (0 a 0 con la Turchia, mica male come impegno) può essere liquidato così: qualche buona idea calcistica che cammina però su gambe non ancora rodate al massimo. Il prossimo traguardo, il più difficile da centrare, è sempre lo stesso: diventare una squadra. E sul punto si può e si deve aprire un dibattito che segnala già due diversi registri confidati, nella notte di Bologna, da critica e ct, gli uni molto scettici sulle prospettive, l'altro per niente preoccupato da quel primo passo compiuto al cospetto di Montella. Forse a Spalletti è servito soprattutto per sciogliere più di un dubbio e non certo riferito su chi dovrà lasciare il ritiro di Coverciano e non salire sull'aereo per la Germania. Il nodo invece più importante da sciogliere è il centravanti da battezzare per il torneo. Il ct sembra preferire Retegui che è reduce dalla tourneè americana di marzo anche se nel finale di stagione, col Genoa, ha mostrato di avere qualche gomma sgonfia. L'alternativa è Scamacca, il ragazzo della play station: per tutti, critici e tecnici, è il più «caldo», il più «gasato» dalla recente cavalcata europea con l'Atalanta, poco incline - di qui i dubbi di Spalletti - ai recuperi difensivi, a collaborare con il team mentre appare sempre ben disposto a mettere nel mirino la porta. Scamacca è meno spolpato di Retegui, anche questo è un fattore da valutare.

Altri due «rinforzi» rispetto allo schieramento di martedì sera sono scontati. Il primo a centrocampo: Barella è il miglior centrocampista a disposizione, lasciato a riposo per un affaticamento. Di recente, siti specializzati, ne hanno ritoccato la quotazione sul mercato (80 milioni!): è la nostra polizza assicurativa sul torneo. In difesa ci sarà bisogno, probabilmente, di un pizzico di coraggio per trovare un posto a Calafiori. È la novità del campionato, ha grande energia e tante conoscenze tattiche, fa più ruoli contemporaneamente. Poi c'è da aspettarsi che cresca, col gruppo, la condizione fisica di Chiesa. Il ct lo definì «il nostro Sinner» con un surplus di entusiasmo. Almeno sembra Sinner con l'acciacco all'anca. La sua prova di Bologna non è giudicabile in assoluto anche se le zolle scelte sono identiche a quelle occupate con Allegri alla Juve.

La verità è quella di sempre a pochi giorni dall'inizio della preparazione (raccontano di carichi di lavoro notevoli) e a meno 9 dal debutto con l'Albania che, ricordiamolo, come primo ostacolo da superare, è sempre il più importante e decisivo (dopo ci tocca la Spagna).

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica