Successo in tv, ascolti da record Colpo Mediaset: è già in attivo

Che noi italiani siamo costretti a guardare il Mondiale in tv solo da spettatori è ormai risaputo ma per farlo c'è modo e modo. E allora poco importa che gli azzurri non siano in Russia perché il calcio, specie di alto livello, continua a tirare nel Belpaese e tutti stanno incollati davanti alla tv per vedere le gare del torneo. Ed è un successone quello di Mediaset che ha acquisito i diritti per questi Mondiali. Ascolti da record per il Biscione e per tutte le gare trasmesse. Domenica la sfida Brasile-Svizzera, in diretta su Canale 5, ha fatto registrare 7.461.000 spettatori totali, con il 36.33% di share con punte di oltre 9 milioni di spettatori. Numeri da boom anche per la gara del pomeriggio tra Germania e Messico con 5.202.000 spettatori e il 39.39% di share. Ok, si dirà, facile fare ascolti con Brasile e Germania in campo. E invece, anche una partita sulla carta meno interessante come Costa Rica-Serbia è stata seguita in tv da ben 3.540.000 spettatori con il 23.38% di share. E così è stato per tutte le gare sinora disputate con ascolti importanti e milioni di italiani incollati davanti al video.

Numeri per forza di cose lontani dal 99,6% di share fatto registrare dalla tv di Stato islandese per la partita contro l'Argentina, ma dati importanti che fanno sgranare gli occhi dalle parti di Cologno Monzese che aveva pagato 78 milioni di euro per trasmettere in chiaro tutte le partite della kermesse e già oggi, con un pugno di partite giocate, già in fase di ricavo. «Già oggi abbiamo superato il breakeven», aveva spiegato profeticamente Pier Silvio Berlusconi, vice presidente e amministratore delegato di Mediaset.

Per ora con la vendita degli spot per i Mondiali sono arrivati ricavi per circa 80 milioni di euro, quello che sarà venduto da qui in poi sarà un surplus, per «un evento destinato a generare margini», come sottolineato da Berlusconi. Un successo anche superiore alle attese. Del resto il calcio in Italia tira eccome, anche senza l'Italia. E allora tutti davanti alla televisione.

MBas

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