Un bambino che rischia di andare ai Mondiali. A differenza dell'Italia, che pure avrebbe potuto arruolarlo. Anzi, a ben ricordare, Gianluca Lapadula ha anche vestito l'azzurro in un match non ufficiale contro San Marino: il 31 maggio 2017 era finita 8-0 e lui aveva segnato tre reti. Siccome per le regole Fifa il giocatore non è mai sceso in campo con gli azzurri, nell'ottobre 2020 il ragazzo nato a Torino a due passi dallo stadio Filadelfia, ma cresciuto nel settore giovanile della Juventus ha potuto avviare l'iter per l'ottenimento della nazionalità peruviana. Perù, ovvero il Paese della mamma: mai snobbato. Poi però le cose cambiano e Lapadula decide di inseguire un sogno. Arriva così, contro l'Ecuador il 23 giugno scorso, il primo gol con la nazionale in Coppa America e ieri la rete contro il Paraguay che permette adesso al Perù di essere a un passo dalla qualificazione, dovendo giocare l'ultimo spareggio contro una tra Emirati Arabi Uniti e Australia.
Il Bambino è il soprannome che gli hanno dato da quelle parti, dove sono ovviamente impazziti per la grinta dell'attaccante del Benevento: non un fuoriclasse, ma uno per cui il Milan aveva speso 9 milioni di euro.
Un giramondo del pallone e un Paese ai suoi piedi: dove ci sono stati genitori che hanno chiamato il proprio figlio Lapadula e qualcun altro ha creato Legodula, ovvero un personaggio dei Lego che gli assomiglia. Il Qatar è a un passo: per lui, non per l'Italia.
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