È la kazaka Elena Rybakina la nuova regina di Wimbledon. La numero 23 al mondo, che non aveva mai disputato una finale in un torneo del grande Slam, ha battuto in rimonta la rivale tunisina Ons Jabeur con un 3-6, 6-2, 6-2 raccogliendo, così, lo scettro di Ashleigh Barty.
Una vittoria storica per la Rybakina, la più giovane a trionfare all'All England Club dal 2011 (dal successo di Petra Kvitova) e la prima kazaka di sempre a imporsi in uno Slam, uno dei quattro tornei di tennis più importanti al mondo.
Per di più, per ironia della sorta, il trionfo della kazaka arriva proprio nell’edizione di Wimbledon vietata ai tennisti russi e bielorussi a causa della guerra in corso in Ucraina. La Rybakina è, infatti, nata a Mosca ma da quattro anni ha preso la nazionalità kazaka per una questione di finanziamenti.
Una partita non esaltante, segnata dalla tensione accusata dalle due giocatrici che per la prima volta nella loro carriera si giocavano un titolo così prestigioso, dominata nel primo set dalla Jabeur, testa di serie numero 3 del torneo. L’atleta nordafricana, sfruttando un paio di errori della Rybakina, è riuscita a portarsi avanti di un break. La kazaka non ha mollato, tanto che con tenacia ha accorciato di nuovo sul 3-4. Poi, con un game rapido, la Jabeur si è riportata avanti. Nulla da fare per la kazaka: il primo set è andato alla tennista tunisina.
Nel secondo set la partita prende un’altra piega con la Rybakina che è riuscita a ritrovare regolarità, aiutata da un servizio micidiale che le sta valendo il primato degli ace nel 2022. La numero 23 della classifica Wta sbaglia davvero poco. Va sul 2-0 e, poi, dopo un tentativo di rimonta della Jabeur, allunga prendendosi il secondo parziale e portando, così, la gara al terzo set.
Il trend positivo per la kazaka si conferma anche nell'ultimo parziale. La Rybakina strappa il servizio alla tunisina e si prende il break. Jabeur non si arrende e riapre il match portandosi sul 3-2. Il sesto game è tanto entusiasmante quanto ricco di colpi di scena: la Jabeur sale sullo 40-0 ma la kazaka recupera grazie ad un devastante servizio. Nulla da fare per la nordafricana che vede sfumare la possibilità di portarsi sul pareggio. È la kazaka a strappare nuovamente il servizio e a laurearsi campionessa con un 6-2. A consegnare il piatto Venus Rosewater Dish è stata la duchessa di Cambridge, Kate Middeteon, che in questi mesi ha più volte espresso sostegno all'Ucraina.
"Ero tesissima prima e durante la partita, onestamente sono felice che sia finita", ha commentato la Rybakina dopo la gara. La neo-vincitrice di Wimbledon ha spiegato di non aver "mai provato niente di simile". "Non pensavo che sarei arrivata alla seconda settimana- ha continuato- non ho parole per spiegare quanto sia felice in questo momento". La neo campionessa si è congratulata con la rivale tunisina, numero 2 del ranking Wta e prima africana e prima giocatrice del mondo arabo in finale ai "Championships", riconoscendone il grande valore: "Sei una grande ispirazione per tutti, hai un tennis fantastico. Nel circuito non ci sono giocatrici come te, incontrarti è una gioia. Mi hai fatto correre talmente tanto che non penso di aver più bisogno di andare in palestra".
Infine il saluto
commosso alla famiglia: "I miei genitori, la parte più importante del team, non sono qui e mi dispiace molto. C'è solo mia sorella, che mi ha visto dal vivo solo per la terza volta e sono felicissima che fosse qui".
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.