È tornata la serie Asl. Un positivo a Salerno e la trasferta è a rischio

L'autorità sanitaria blocca il viaggio a Udine. Ma la squadra può partire oggi privatamente

È tornata la serie Asl. Un positivo a Salerno e la trasferta è a rischio

Tanto tuonò che piovve. Il Covid torna a minacciare anche la Serie A, curiosamente con una formazione campana coinvolta in una sorta di dejà-vu della querelle legata al rinvio di Juventus-Napoli della scorsa stagione. Stavolta l'Asl competente è quella di Salerno, ma la sostanza non cambia. E Udinese-Salernitana, anticipo della 19ª giornata in programma per le 18.30 di oggi, è da considerarsi a forte rischio. A seguito della rilevata positività di un calciatore granata e due memebri dello staff, infatti, l'autorità sanitaria ha imposto il divieto di trasferta col volo di linea originariamente programmato per raggiungere la Dacia Arena. Tutto il gruppo squadra è stato posto in isolamento, in attesa del responso degli ulteriori tamponi molecolari effettuati nel pomeriggio di ieri. Qualora questi risultassero negativi, i granata raggiungerebbero Udine in mattinata con un volo privato, garantendo il regolare svolgimento della gara.

Serie A che si trova quindi a far fronte al rischio di un rinvio, ipotesi già diventata realtà per quanto riguarda le altre leghe professionistiche. In Serie B, domenica non si è giocata Benevento-Monza dopo il focolaio nel club brianzolo, mentre ieri sera è saltata anche Lecce-Vicenza in seguito a un doppio caso tra i padroni di casa e al conseguente obbligo di quarantena con divieto di spostamento imposto dall'Asl salentina.

Intanto, la Premier League continua a sfidare apertamente il virus. La riunione straordinaria dei dirigenti dei club, convocata via Zoom nel pomeriggio di ieri, ha partorito la decisione di andare avanti col programma originario previsto per le festività natalizie. Tutti regolarmente in campo quindi, ulteriori rinvii permettendo, per due giornate di campionato (26/27 dicembre, col tradizionale Boxing Day, e 28-30 dicembre), oltre che per i quarti di finale della Carabao Cup (oggi e domani). Bocciate dunque le due proposte alternative, che prevedevano rispettivamente il rinvio di uno dei due turni post natalizi (caldeggiato dal Liverpool e da un battagliero Klopp, spalleggiato anche dal manager del Chelsea, Tuchel) e lo stop totale alle attività fino a gennaio.

A influire sulla scelta delle società pare aver avuto un peso decisivo il potenziale caos generato dall'ammassarsi delle gare da recuperare, che andrebbero a gravare ulteriormente un calendario già inflazionato ai limiti massimi della tollerabilità.

Ma la preoccupazione rimane, anche alla luce degli ulteriori numeri emersi a margine del meeting di ieri: il 16% dei giocatori di Premier League avrebbe infatti rifiutato di vaccinarsi, a fronte di un 77% di atleti coperto da doppia dose (in aumento rispetto al 68% di fine ottobre) e un 81% di calciatori con almeno una dose ricevuta.

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