Gli unici chilometri di pianura di oggi - una ventina circa - sono tutti ad inizio tappa, ma risultano sufficienti per lanciare la fuga: vanno all'attacco in sette, fra cui Westra, compagno di team di Nibali, l'italiano Visconti e Voeckler, molto atteso oggi. Dopo qualche chilometro si portano in avanscoperta tre inseguitori, si tratta della maglia verde Sagan, Joaquim Rodriguez e il ceco Barta. All'inizio della prima salita, i battistrada hanno circa 1 minuto di vantaggio su chi insegue e 4 sul gruppo della maglia gialla.
A metà ascesa avviene il ricongiungimento fra il gruppetto di Voeckler e quello di Sagan, che porta a 10 il numero degli uomini in testa alla gara. La pioggia fa la sua comparsa pure oggi e ne viene giù parecchia sul Col du Firstplan. I fuggitivi hanno raggiunto la cima, con Voeckler che passa per primo sul Gpm davanti a Rodriguez e Sagan. In discesa la maglia verde allunga e va a conquistare il primo posto sul traguardo volante. Movimento anche nel gruppo maglia gialla, con l'attacco di cinque corridori in discesa: fra di loro ci sono la maglia bianca Kwiatkowski e quella a pois Martin, in compagnia di Taaramae.
Pioggia intensa pure sulla seconda salita, che spacca il gruppetto dei fuggitivi: attaccano Westra e Voeckler, rispondono Moinard e Rodriguez. Visconti, dopo un primo momento di difficoltà, si riporta sotto. Si rialzano invece Sagan e Gerard. Il gruppetto di Martin è a 2 minuti di distacco, il plotone tirato dalla Lotto paga invece quasi 4 minuti. Lo sprint del Gpm, stavolta, se lo aggiudica Rodriguez che batte Voeckler; il gruppetto dei contrattaccanti è tirato da Martin, che da solo sta riportando i compagni di fuga sui primi. Quasi in cima al Petit Ballon, Michal Kwiatkowski è virtuale maglia gialla.
Colpi di scena sulla discesa: cade il terzo in classifica generale, Tiago Machado, e poco dopo finisce a terra anche Alberto Contador, che perde oltre quattro minuti per le medicazioni. Il plotone, inizialmente, aspetta lo Spagnolo, ma poi riprende l'andatura normale. Il super-lavoro di Martin permette agli inseguitori di raggiungere i battistrada, per cui al comando sulla terza salita troviamo 13 corridori. Due compagni attendono Contador, che appare piuttosto dolorante, mentre davanti l'Astana ha preso in mano la situazione. Continua il duello Rodriguez-Voeckler sulle cime dei Vosgi: lo spagnolo la spunta ancora.
Sul Col du Platzerwasel la maglia gialla Gallopin va in difficoltà e fatica a rimanere con il gruppo degli uomini di classifica. Nonostante l'aiuto della squadra, Contador non ce la fa e si arrende: ringrazia e saluta i suoi uomini e si infila nell'ammiraglia della Tinkoff. Dopo Froome, le cadute tolgono di scena l'altro grande favorito della vigilia. Ancora Rodriguez e Voeckler davanti a tutti in cima al Col d'Oderen, ma stavolta non c'è volata e lo Spagnolo conquista altri punti preziosi. Sono rimasti in nove nel gruppetto in avanscoperta, mentre il plotone dei migliori mantiene poco più di 4 minuti di ritardo. A 40 km dall'arrivo, l'andatura si alza e il distacco si riduce, scendendo a 3 minuti; Kwiatkowski non è più maglia gialla virtuale.
Sul Col des Croix un altro primo posto per Rodriguez, che punta ad indossare nella frazione di mercoledì la maglia a pois. Gli uomini Sky scandiscono il ritmo con Kiryienka sulla penultima ascesa, per ridurre lo svantaggio dai primi quando mancano 20 km al traguardo. Dopo un'intera giornata a tirare, Martin si fa da parte ed è Kwiatkowski a prendere la testa del gruppetto dei fuggitivi e solo Rodriguez riesce a resistere al ritmo del polacco. Perdono contatto dal gruppo dei migliori Rolland e la maglia gialla Gallopin, protagonisti della fuga di ieri. A 1 km dalla vetta, Rodriguez se ne va da solo, mentre dietro Scarponi, con Nibali a ruota, alza il ritmo nel gruppetto dei big e fa selezione. Con i punti del penultimo Gpm, il ciclista iberico fa sua la maglia a pois.
Spettacolare volo di Scarponi ad inizio discesa: finisce malamente fuori strada in una curva che trae in inganno diversi corridori. In discesa Kwiatkowski, Visconti e Moinard rientrano su Rodriguez, poi la maglia bianca tenta l'allungo per avvantaggiarsi in vista di La Planche des Belles Filles. Gagliarda prova di Scarponi che, dopo la caduta, rientra nel gruppo dei migliori all'imbocco dell'ultima salita. Rodriguez, come prevedibile, se ne va da solo, mentre dietro è prezioso il lavoro di Scarponi per il proprio capitano. A -3 km dalla cima, ecco Nibali che rompe gli indugi e attacca: impressionante la progressione che gli permette in poche decine di metri di fare il vuoto.
All'ultimo chilometro il Sciliano raggiunge Rodriguez, ma la sua accelerazione è irresistibile per lo Spagnolo. Sul traguardo Nibali giunge da solo: il padrone del Tour è lui.
Rassicurante ora il vantaggio di Nibali in classifica generale: si riprende il primo posto con 2'23'' su Porte e 2'47'' su Valverde. Oltre i 3 minuti tutti gli altri.
Rodriguez cede nel finale e viene superato di slancio dagli inseguitori; alle spalle del campione d'Italia si piazza Pinot a 15'', poi Valverde e Peraud a 20'', Bardet e Van Garderen a 22'' e Porte a 25''.
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