Traffico di droga, arrestato il capo ultras del Milan Luca Lucci

Otto le misure cautelari emesse a carico di alcuni ultras del Milan coinvolti tutti a titolo personale, tra cui il capo curva rossonero Luca Lucci. Smantellato un traffico di droga dal Marocco e dal Sudamerica

Traffico di droga, arrestato il capo ultras del Milan Luca Lucci

Luca Lucci, capo della curva sud del Milan, è finito in carcere. Il leader del tifo organizzato rossonero è finito agli arresti nell'ambito dell'inchiesta per traffico di droga della squadra mobile, coordinata dal pubblico ministero Leonardo Lesti, che ha portato ad 8 misure cautelari del gip Fabrizio Filice, a riportare questa notizia è l'Ansa.

La polizia di Milano ha eseguito otto misure cautelari smantellando un traffico di stupefacenti. Le persone indagate portavano ingenti quantitativi di droga dal Marocco e dal Sudamerica. Tra gli indagati altri esponenti della curva sud rossonera oltre al loro leader. Tre indagati sono stati portati in carcere, quattro agli arresti domiciliari e uno sottoposto all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria con divieto di dimora.

I precedenti di Lucci

Non è la prima volta che il leader del tifo organizzato rossonero finisce sotto accusa per vicende simili e questo è solo l'ultimo dei procedimenti a suo carico. Nel 2019 gli furono sequestrati beni per oltre un milione di euro su richiesta delle Questura di Milano alla sezione misure di prevenzione del Tribunale. Secondo quanto riportò all'epoca Agi, infatti, quel provedimento arrivò nell'ambito dell'attività delle commistioni tra il mondo ultras e la criminalità organizzata ad opera della Divisione Anticrimine della Questura e risponde al codice Antimafia. Gli investigatori, parlando di Lucci, sentenziarono: "Fin dalla giovane età ha avuto legami con la criminalità organizzata". Tutte le sue proprietà immobiliari furono sequestrate tra cui anche una costruzione di due piani con autorimessa, un'automobile, alcuni conti correnti e un locale pubblico, luogo di ritrovo degli ultras rossoneri.

Lucci era stato anche condannato per aver sferrato un pugno ad un tifoso dell'Inter, Virgilio Motta, in occasione del derby della Madonnina del 15 febbraio del 2009. L'uomo aveva anche perso un occhio nella circostanza. Il 16 dicembre di tre anni fa, inoltre, nel 2018, era stato ritratto alla festa per i 50 anni della Curva Sud con l'ex vicepremier Matteo Salvini e si erano scatenate le polemiche, subito spente dallo stesso Lucci.

Lo stesso Lucci, infatti, aveva però voluto gettare acqua sul fuoco spiegando di non aver nessun legame con Matteo Salvini: "La Curva Sud Milano non ha alcun legame con la politica italiana e non sostiene né appoggia alcuna ideologia o partito politico. Io personalmente non ho, né ho mai avuto, alcun rapporto personale con Salvini. La fotografia ritrae l'unico momento di contatto durato pochissimi secondi in una giornata in cui il ministro si è intrattenuto con numerosissimi tifosi ma non con me.

Chiunque era presente si è reso conto di come chi ha immortalato questo brevissimo contatto abbia studiato a tavolino e atteso il momento per far emergere l'unico istante della giornata utile per un attacco politico".

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