Adesso non vola «mosca» che i radar del calciomercato non la intercettino. Conseguenza del caso Berbatov che ha scottato e forse anche di più Fiorentina e Juventus. Infatti la Signora addirittura non ha perso tempo, ha messo sul primo aereo per Milano Nicklas Bendtner e l'ha tenuto sotto scorta. Perché Marotta ancora ieri sera diceva: «Dopo Berbatov non mi sbilancio: il giocatore deve ancora fare le visite mediche e firmare...». E non stiamo certo parlando di un top player. Anche le cifre giocano a sfavore del danese che non è mai andato in doppia cifra in fatto di gol e arriva gratis (prestito secco) e guadagnerà 1,7 milioni. Di fatto riempie una casella perché Conte comunque voleva cinque attaccanti. A ben altro sarebbero serviti Llorente e Dzeko, ancora al centro di voci e trattative (Liverpool e Arsenal) a poche ore dalla chiusura dei battenti.
La Juve piazza un colpetto, il Milan un colpo. Perché Nigel De Jong è lo straniero più importante che è sbarcato finora in Italia durante l'estate. Ed è tutto dire. La lezione Berbatov ha indotto anche Galliani a mettersi al riparo dalle brutte sorprese. Braida è volato di buon mattino a Manchester, fatto l'offerta al City (circa 4 milioni) e poi atteso col giocatore a braccetto nella hall dell'aeroporto che i campioni d'Inghilterra dessero il via libera al volo per Milano dell'olandese. Ridono Allegri, che avrà a disposizione il mediano tanto agognato, e Montolivo, che potrà fare la mezzala. De Jong è sbarcato a Linate in serata, classica cena al solito ristorante, oggi farà le visite mediche e firmerà un triennale da tre milioni. Per uno che arriva, un altro campione che se ne va dall'Italia. Maicon ieri ha salutato i compagni e svuotato l'armadietto alla Pinetina dopo sei anni. Col City è ai dettagli per l'ingaggio: vuole confermare i 4,5 milioni percepiti finora in nerazzurro. Invece Mancini e Branca sono già d'accordo sul cartellino del brasiliano: 4 milioni subito più i soliti bonus (presenze, gol, vittorie) per arrivare a 7.
Non ha ancora deciso invece dove volare Alessandro Del Piero. Diplomatica la risposta al Sion: se potete aspettare ancora qualche giorno è meglio. Vuole visibilità e soldi. Sfuma il Tottenham e spunta il Southampton per coronare il sogno Premier League, il Celtic però significherebbe Champions. C'è chi saluta e ci sono i cavalli di ritorno: Rosina lascia lo Zenit per Siena, Maresca è ufficialmente della Sampdoria dopo aver rescisso col Malaga e perso l'occasione di sfidare il Milan in Champions. È un andirivieni nei cieli d'Europa tanto per rimanere in tema. Pellè torna in Olanda, stavolta al Feyenoord.
Il giorno dopo la storiaccia Berbatov, la Fiorentina pensa alla punta ma sistema difesa e centrocampo: in viola Tomovic (dal Genoa) e Migliaccio (da Palermo), oltre a Savic che arriva con i 16 milioni dell'affarone Nastasic col City. Questi gli affari last-minute. Ma oggi è il giorno del last-second. Ricordate Zarate all'Inter e Nocerino al Milan, l'anno scorso? Questa volta l'ultimo giorno potrebbe imbastire un clamoroso valzer di attaccanti. Gilardino è a un passo dal Bologna, il che spalancherebbe le porte per un clamoroso ritorno di Borriello in rossoblù. Ma il giallorosso è l'uomo dell'ultima ora e ieri sera è volato, rieccoci, dal suo agente a Milano per sfogliare la margherita delle offerte, anche straniere. Sulla giostra del gol anche l'Inter.
Moratti ha ammesso: «Manca un vice Milito, cerchiamo l'occasione». Non è Rocchi che dice di voler restare alla Lazio. Allora dalla Roma potrebbe arrivare Floccari. Last second e low cost, please. È l'ultimo giorno di mercato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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