Urlo Francia: l'Italvolley fa scena muta

Trascinati dal pubblico i francesi vincono 3-0. Gli azzurri per il bronzo con gli Usa

Urlo Francia: l'Italvolley fa scena muta
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Adieu. Adieu all'oro. Peccato, perché questa Italia della pallavolo è composta da grandi giocatori. Ma la finalissima era qualcosa di troppo grande per la squadra vista ieri. Questa Italia, non quella che tutti sognavano dopo averla vista vincere contro il Giappone, allunga la serie di piccole disillusioni create dai Giochi parigini. Nessuno sarà mai paragonabile all'Italia goffa e improbabile del calcio, ma le nostre squadre stanno soffocando ogni grande fantasia. Restano i premi di consolazione come la sfida per il bronzo, che gli uomini di Fefè De Giorgi giocheranno domani contro gli Stati Uniti.

La partita con la Francia, campione olimpica ed ora con la speranza di raddoppiare l'oro contro la Polonia, era una torta da assaporare, gustare e magari divorare.

Andrea Giani, che stava sulla panchina dei francesi ed ha giocato come fosse uno sul campo, appostato appena dietro i suoi giocatori nel ricordo di vecchie abitudini, aveva detto che la Francia doveva giocare con qualità superiore per pareggiare quella dell'Italia. Forse non ce n'è stato bisogno: il 3-0 finale è una fotografia della partita. Gli azzurri sono entrati in campo, ma solo per continuare ad inseguire il vantaggio dei francesi. L'Arena di Parigi sud è stata Arena per il tifo, una marsigliese che ha fatto da leit motiv al giocare deciso, determinato e preciso dei beniamini. Non è un caso, forse, che il punto finale sia venuto dalle mani di Earvin Ngapeth, uno dei migliori della squadra, un giocatore che ben conosce il nostro volley avendo tenuto tende per diversi anni a Modena. Diversi giocatori francesi conoscono il nostro campionato. Mettete insieme l'esperienza di Giani, quella dei giocatori e capirete che c'era il tanto per sgambettare gli azzurri. Eppure le partite dei quarti di Italia e Francia, giocate praticamente in fotocopia con un 3-2 (a Germania e Giappone) sul filo del cuore e batticuore, hanno restituito due squadre con opposte reazioni: azzurri un po' svuotati, francesi decisamente gasati.

Il primo set ha messo subito il dubbio che qualcosa non funzionava: l'Italia si prende un debole vantaggio ma lo molla subito e gli avversari, da quel momento, hanno giocato punto a punto sfruttando nel finale le battute di Brizard e vedendo in Ngapeth la chiave per scardinare le difese italiane. Il 25-20 è stato una sorta di esecuzione e di avviso ai naviganti: le medie di Michieletto hanno preso brutta faccia (7 punti totali), le percentuali peggio e vederlo chiudere la sfida in panchina è stato il segnale del grazie e arrivederci ai francesi. Romanò è stato il miglior marcatore, ma l'andamento del 2° e 3° set (persi entrambi 25-21) mai ha lanciato un segnale per dire: alla riscossa, risvegliamoci. Il carro armato azzurro era senza munizioni, a metà di ciascun set i francesi hanno preso il largo.

Occasione sprecata.

La possibilità di giocarsi il bronzo val comunque un buon ricordo di questa Olimpiade, ma insegna che la maledizione del Non vincete mail'oro olimpico non vuole mollare questa squadra. Unica consolazione: in finale ci sarà un italiano. Peccato stia sulla panchina francese.

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