Il "day 3" di Wimbledon ha regalato un paio di sorprese che hanno ravvivato una giornata altrimenti non troppo interessante se osservata prettamente nell'ottica dei risultati. Tuttavia le sorprese di cui abbiamo accennato non sono arrivate, per la gioia degli appassionati di casa, da Andy Murray.
Lo Scozzese, che punta a bissare il titolo conquistato 12 mesi fa, ha infatti avuto bisogno di meno di un'ora e mezza per sbarazzarsi del suo avversario odierno, lo sloveno Rola. Il risultato finale è stato un perentorio 6-1, 6-1, 6-0, che rende bene l'idea di come Murray non abbia mai corso il rischio di non approdare al terzo turno. Se Murray non ha faticato per nulla, lo stesso non si può certo dire di Novak Djokovic, il quale ha impiegato più di tre ore per venire a capo del match con Stepanek, che si è confermato una volta di più un cliente scomodo per tutti. Nei primi due parziali il campione serbo ha giocato molto bene, annullando due palle break al suo avversario e annichilendolo con dei passanti che hanno provocato applausi scroscianti. Così, vinti i primi due parziali col punteggio di 6-4, 6-3, è iniziato il terzo set. Nole è volato sul 5 a 2 e a quel punto il match sembrava avviato all'epilogo più ovvio. Invece il Serbo ha avuto un passaggio a vuoto e il numero 38 del Mondo ne ha approfittato per ritornare in partita, facendo suo il set per 7-6. Il quarto set ha visto uno Stepanek molto aggressivo e si è giunti al tie-break, che è parso una sorta di fotocopia del set precedente, con Nole che è volato sul 5 a 2, ma con l'avversario che ha recuperato e impattato sul 5 pari. Alla fine Nole ha vinto il match, ma sudando molto più del previsto.
Detto dei risultati odierni che erano preventivabili, passiamo alle sorprese che si sono verificate ieri. La prima è senza dubbio l'uscita di Gulbis, autore di un ottimo Roland Garros. Il Lettone, che qui si presentava con i galloni di numero 12 del tabellone, è stato spedito a casa in tre set da Stakhovsky. 6-4, 6-3, 7-6 il punteggio finale che ha condannato il Lettone, il quale si potrà consolare pensando che l'Ucraino l'anno scorso aveva fatto fuori al primo turno un signore rispondente al nome di Roger Federer. A salutare Wimbledon un po'a sorpresa è anche David Ferrer. Il trentaduenne iberico non usciva così presto da un torneo del Grande Slam da addirittura 4 anni. A fare il colpo grosso è stato il russo Andrey Kuznetsov, il quale ha fatto suo il match dopo più di tre ore di gioco, vincendo al quinto set per 6-2.
In campo femminile inaspettata è stata senza dubbio l'uscita della numero 9 del mondo, ovvero Victoria Azarenka. La Bielorussa ha salutato il torneo in seguito alla sconfitta patita contro Bojana Jovanovski, la quale si è importa dopo due ore di gioco con il punteggio di 6-3, 3-6, 7-5. Per la Serba, 45° nel ranking WTA, questo è uno dei risultati migliori mai ottenuti in carriera.
Per il resto non vi sono state sorprese, con la Radwanska, qui giunta all'atto conclusivo nel 2012, che ha impiegato meno di un'ora per passare il turno e con Venus Williams che mandando a casa con un 6-1, 7-6 la nipponica Nara, ha colto la vittoria numero 73 sull'erba londinese, diventando l'atleta in attività con più successi nel torneo. Infine, nessun problema anche per Li Na, che si è sbarazzata senza patemi di Yvonne Meusburger- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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