Yelena Isinbayeva, dopo essere stata eletta come rappresentante degli atleti nel Cio, il Comitato olimpico internazionale, è tornata a parlare dello scandalo doping. L'astista russa era stata esclusa dai Giochi di Rio per lo scandalo doping insieme a tutti gli altri rappresentanti dell'atletica di Mosca, dietro richiesta della Wada.
La Wada, acronimo di Word Anti-Doping Agency, avevalanciato una pesante accusa alla Federazione russa, con un report di ben 74 pagine presentato in Canada, a Toronto.
L'agenzia mondiale antidoping aveva puntato il dito contro i russi, rendendo pubblico il sistema per ripulire i casi di positività dei propri atleti impegnati nelle Olimpiadi invernali di casa, a Sochi 2014. Il metodo, che passava attraverso il ministro dello sport russo, aveva il nome di "Scomparsa della positività".
Dopo lo scandalo doping, la Federazione Internazionale di atletica (Iaaf) non ha fatto sconti alla Russia di Vladimir Putin. Gli atleti russi sono, infatti, stati esclusi alle Olimpiadi di Rio.
Così, all'indomani della sua elezione, Yelena Isinbayeva si è congedata dalle competizioni sportive, con parole al vetriolo: "Dico addio all'atletica, da oggi potete considerare conclusa la mia carriera.
Sarà Dio a giudicarvi per quello che avete fatto a me e alla Russia".L'atleta, conserva ancora rancore per chi le ha impedito di gareggiare e di dimostrare la propria innocenza, aggunendo: "Non sono pronta a perdonare quelli che mi hanno fatto del male".
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