Spruzzava spray sulla figlia: rimandata a casa

Si è "pentita" di quanto ha fatto e, visto che non vive più insieme alla figlioletta, non c'è più il pericolo che la maltratti di nuovo

Spruzzava spray sulla figlia: rimandata a casa
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Si è «pentita» di quanto ha fatto e, visto che non vive più insieme alla figlioletta, non c'è più il pericolo che la maltratti di nuovo. Per di più ha diversi problemi di salute che rendono la sua condizione incompatibile col carcere. È stata scarcerata dopo nove mesi la 27enne arrestata per avere spruzzato lo spray sulla figlioletta di un anno e mezzo, a distanza ravvicinata e provocandole ustioni e lesioni.

«Non vi sono più esigenze cautelari», scrive il gip Luca Milani nel provvedimento con cui ha disposto gli arresti domiciliari per la donna che è uscita dal carcere per andare a casa di una familiare. La 27enne ha anche diversi problemi di salute: quest'estate è stata ricoverata per quasi un mese al Niguarda per una forte asma. La bimba si trova in una comunità protetta e davanti al tribunale per i minorenni pende ancora il procedimento per renderla adottabile. La madre, accusata di maltrattamenti, ha chiesto di averla con sé in un nucleo familiare allargato insieme ai nonni.

Sulla famiglia del padre, invece, da quanto trapela, la relazione degli assistenti sociali non è stata positiva. Intanto davanti al gup si è aperto il processo con rito abbreviato condizionato a una perizia psichiatrica per la 27enne.

In attesa degli esiti il perito dovrà esprimersi entro il 20 dicembre - è stata depositata la relazione del consulente della difesa, con l'avvocato Vincenzo Sparaco. Secondo gli psichiatri di parte, la donna è affetta dalla «sindrome di Munchausen per procura», un disturbo che spinge i genitori ad arrecare un danno fisico ai figli per attirare l'attenzione su di sé.

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