Stampa araba scettica sui colloqui diretti tra israelinani e palestinesi che iniziano oggi a Washington.
"I colloqui diretti non approderanno a nulla" scrive il quotidiano siriano al Baath, organo dell’omonimo partito al potere in Siria, in un editoriale in prima pagina, mentre il quotidiano siriano di proprietà statale al Thawra scrive che "il solo risultato positivo del festival a Washington sarà la presa di coscienza da parte dei palestinesi dell’impossibilità di negoziare senza la resistenza (armata)",
"Le possibilità che i colloqui producano risultati sono nulle", ha scritto il libanese al Akhbar, mentre la stampa dei Paesi del Golfo si limita a pubblicare senza commenti la notizia dell’avvio dei colloqui.
Per l’editorialista del quotidiano panarabo al Hayat, poi, "i negoziati sono finiti ancor prima di iniziare. Si tratta di negoziati per il gusto di negoziare, e non hanno lo scopo di produrre risultati"
"È
difficile trovare motivo di ottimismo dai colloqui", afferma invece il Jordan Times, che aggiunge "Le due parti rimangono molto distanti su quasi tutte le questioni (...) è semplicemente impossibile ravvicinarle", aggiunge.
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