L'affondamento dello Scirè a largo di Haifa

Il 10 agosto del 1942 il regio sommergibile Scirè era in missione ad Haifa per colpire il porto di importanza strategica con i suoi uomini gamma. Non farà mai ritorno

L'affondamento dello Scirè a largo di Haifa
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Il 10 agosto del 1942 affondava al largo di Haifa il sommergibile Scirè, leggendario vascello della Regia Marina italiana che rappresenta, forse più d’ogni altro, le prodezze temerarie degli incursori di Marina che insegnarono al mondo un nuovo modo di combattere la guerra. Avendo preso parte all’impresa di Gibilterra e all'impresa di Alessandria d’Egitto, lo Scirè comandato dal principe Junio Valerio Borghese e dal capitano di corvetta Bruno Zelik, è passato alla storia come principale mezzo "avvicinatore" per il trasporto e recupero degli incursori della Flottiglia denominata Xª MAS. Inviati a condurre pericolose operazioni di sabotaggio nel Mediterraneo contro un avversario che la superava regolarmente in numero.

Dai Maiali agli Uomini Gamma

Dotato in principio di una particolare livrea che riproduceva sul profilo grigio cinerino e lo scafo verde il profilo di un peschereccio per "ingannare" le vedette a grande distanza, lo Scirè era uno dei quattro sommergibili della Classe 600 - Serie Adua adibiti al trasporto dei Siluri Lenta Corsa, anche detti “Maiali” per uno strano rumore riprodotto in fase di collaudo, progettati da Teseo Teseo e Elios Toschi.

Trasportati in cassoni-cilindri allagabili simili a portasiluri installati sul ponte al posto del classico pezzo d’artiglieria navale, e impiegati - ma pochi ancora non ne sono al corrente - per forzare i porti nemici e piazzare cariche esplosive a tempo sullo scafo delle navi da guerra o dei mercantili di grosso tonnellaggio mentre erano alla fonda, per farle colare a picco senza che il nemico sparasse un colpo. Cosa che avvenne del dicembre del 1941, quando la squadra d'assalto comandata dal marchese Luigi Durand de la Penne affondò le corazzate l’Hms Queen Elizabeth e l’Hms Valiant nel porto di Alessandria d'Egitto.

"..Emergendo a brevissima distanza dall'ingresso delle munitissime basi navali nemiche prescelte ed a lanciare - così - le armi speciali che causavano a Gibilterra l'affondamento di tre grossi piroscafi e ad Alessandria gravi danni alle due navi da battaglia".

Nell’agosto del '42, l'obbiettivo della flottiglia era il porto di Haifa: considerato una delle basi navali più importanti nella Royal Navy, sulla costa di quella che era allora Palestina, e obiettivo strategico per via delle raffinerie di petrolio necessarie alla produzione del carburante indispensabile all'intero apparato bellico nemico. Per quella missione non era però previsto l'impiego dei Siluri a lenta corsa, ma il rilascio in superficie di una squadra d'assalto composta da 11 Uomini Gamma: nuotatori d'assalto che avrebbero agito senza l'ausilio di mezzo di trasporto.

Lo Scirè sul fondo di Haifa

Salpato da La Spezia il 27 luglio 1942 e giunto nella base italiano sull'isola di Leros per procedere nella missione assegnatagli, lo Scirè, reduce di valorose e temerarie missioni, verrà affondato dalle cariche di profondità rilasciate dalla corvetta britannica Hms Islay dopo essere stato "individuato" in fase di emersione mentre avvicinava il porto di Haifa. Perdendo l'intero equipaggio di 49 anime ai comandi del capitano di corvetta Bruno Zelik, a la squadra d'assalto di 11 incursori in quelli che i rapporti citano come "reiterati tentativi di raggiungere lo scopo prefisso" nonostante avesse incontrato "le più aspre difficoltà create dalla violenta reazione nemica e dalle condizioni del mare e delle correnti", scomparendo nelle acque nemiche nell'ultima "missione particolarmente ardita", che mise fine "gloriosamente" il suo "fulgido passato di guerra".

Il vascello verrà insignito per le sue azioni di guerra della Medaglia d'oro al Valor militare per regio decreto il 10 giugno del 1943. Le spoglie dell'equipaggio e parti del sommergibile recuperati nel 1984 dopo una parziale razzia commessa dagli incursori della Shayetet 13 della Marina Israeliana, nonostante lo stretto legame che avrebbe dovuto legare i due reparti.

Secondo alcune teorie, l'affondamento dello Scirè non fu provocato da un errore nell'avvicinamento fortuito o da un caso, ma dall'apparato d'intelligence britannico che attraverso il sistema crittografico Ultra Secret aveva intercettato e decriptato i messaggi in cifra che si erano scambiati i comandi italiani e tedeschi svelando lo spostamento delle loro unità e rivelando le intenzioni dello Scirè che avrebbe colpito un obiettivo importante come le raffinerie petrolifere di Haifa.

Ciò avrebbe dunque comportato l'individuazione e la distruzione finale dello Scirè. Il cui relitto riposa all'esigua profondità di 32 metri alle coordinate 32°54.5' N, 34°58' E del caldo Mediterraneo orientale che bagna la costa di Haifa.

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