"Milano-Cortina? Ora conta guarire"

La Brignone dimessa dopo il grave infortunio

"Milano-Cortina? Ora conta guarire"
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«Le Olimpiadi di Milano-Cortina? Oggi non lo possiamo sapere, sono uno stimolo perché lo erano prima. Volevo continuare la stagione e la carriera per i Giochi in casa. Ora non voglio che questa cosa distrugga il mio percorso: l'importante è guarire nel modo giusto, sarò competitiva solo nel momento in cui la mia gamba sarà guarita, osare e giocarti delle medaglie lo puoi fare solo se sei al 100%». Così Federica Brignone, uscendo dalla clinica milanese dopo l'operazione per la frattura scomposta del piatto tibiale e del perone della gamba sinistra rimediata per una caduta agli Assoluti.

«Non so ancora quanto ci vorrà, lavoreremo molto a step. Prima la fisioterapia da lunedì, poi la Tac di controllo e vedremo come va la guarigione dell'osso, da lì faremo il resto dei programmi. Io non sono una che molla, non è nella mia indole. Anzi penso che tutte le cose che ti succedono nella vita siano solo un qualcosa da cui puoi trarre insegnamento.

Sarà un periodo sicuramente di alti e bassi, con momenti più positivi perché ogni piccolo passo avanti sarà un momento di felicità e momenti dove farò magari un passo indietro e mi sembrerà di aver buttato via magari dei giorni. Ma non ho rimpianti, se dovessi tornare indietro rifarei tutto uguale».

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