Strage in Yemen, tutti morti i 9 stranieri rapiti

Strage di turisti nello Yemen: i corpi degli stranieri che erano stati rapiti giovedì nel nord del Paese sono stati trovati poco lontanto dalla città di Saada. E' giallo sulla sorte di due bambini che facevano parte del gruppo: inizialmente dati per salvi, ora la polizia dice che sono morti

Strage in Yemen, tutti morti i 9 stranieri rapiti

Sanàa - Strage di turisti nello Yemen: i corpi degli stranieri che erano stati rapiti giovedì nel nord del Paese sono stati trovati poco lontanto dalla città di Saada. E' giallo sulla sorte di due bambini che facevano parte del gruppo: inizialmente dati per salvi, ora la polizia dice che sono morti. Secondo fonti tribali e governative, le vittime sono state uccise a colpi di arma da fuoco. Gli stranieri facevano parte di una comitiva in gita a Saada: un medico tedesco con la moglie e i tre figli e due infermiere anche loro tedesche; un ingegnere britannico e la moglie, insegnante sudcoreana.

Il rapimento e la strage Inizialmente i responsabili della polizia locale avevano fatto sapere di aver ritrovato sette cadaveri, anche se altre fonti parlavano di sole tre donne tedesche rinvenute prive di vita. Successivamente un’altra fonte della sicurezza yemenita aveva detto che due dei tre ragazzi rapiti erano stati liberati. Gli stranieri rapitifacevano parte di un gruppo di nove stranieri rapiti nel nord del paese, nella provincia di Saada. Tra i nove c’erano sette tedeschi, un britannico e una sudcoreana. Seul ha confermato la scomparsa di una sudcoreana di 34 anni, Eom, di cui si sono perse le tracce da quando si è unita a un gruppo di amici per una gita. I rapiti facevano tutti parte di un’organizzazione internazionale che da 35 anni opera nell’ospedale di Jebla a sud di Saada. Dopo l’annuncio del ritrovamento dei cadaveri una squadra della polizia criminale ha raggiunto la località di Noshur, a 12 chilometri da Saada, per investigare.

I rapimenti nello Yemen Nello Yemen non sono rari i rapimenti di stranieri, che però generalmente si risolvono con il pagamento di un riscatto. Nel dicembre 1998 però vennero uccisi tre britannici ed un australiano, che erano stati rapiti da un gruppo fondamentalista islamico. Ieri il ministero della Difesa aveva attribuito il rapimento ad un gruppo ribelle sciita Zaidi, che però ha negato ogni responsabilità. Immediata è arrivata la risposta da del gruppo guidato da Abdel Malak al-Hawthi che ha negato ogni coinvolgimento e ha controaccusato il governo di Sanàa di voler discreditare l’immagine dei ribelli. In un comunicato inviato all’agenzia stampa Associated Press il gruppo ha affermato di essere vittima di "una cospirazione organizzata dal regime per lanciare una nuova guerra e offuscare l’immagine del fratelli di Saada".

I precedenti Lo Yemen, paese a struttura tribale, è spesso teatro di frequenti sequestri di stranieri da parte di tribù, che vogliono così spingere le autorità a soddisfare le loro richieste. Negli ultimi 15 anni più di 200 stranieri sono stati rapiti, ma la maggior parte dei sequestri si è conclusa con la liberazione degli ostaggi.

Nel gennaio del 2006 cinque turisti italiani sono stati sequestrati da una tribu yemenita. Dopo cinque giorni nelle mani dei rapitori Camilla Ruini, Maura Tonetto, Patrizia Rossi, Piergiorgio Gamba e Enzo Bottillo sono stati rilasciati.

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