Sulle tasse l'Idv esporta la ricetta di Vendola: "Ora Pisapia deve togliere i soldi a chi ce li ha"

A Milano l'Idv invita il neo sindaco ad applicare l’addizionale Irpef a tutti i redditi superiori ai 100mila euro: "Cominciamo a chiedere i soldi a chi ne ha". Una ricetta tanto cara alla sinistra e già applicata in Puglia dal governatore del Sel per colmare la voragine di bilancio nella sanità

Sulle tasse l'Idv esporta la ricetta di Vendola: 
"Ora Pisapia deve togliere i soldi a chi ce li ha"

Milano - Mentre l'opposzione si straccia le vesti accusando il governo di fare una manovra lacrime e sangue, è nelle città e nelle Regioni amministrate dalla sinistra che vengono spremuti i risparmi dei cittadini. Dalla Puglia di Nichi Vendola alla Milano di Giuliano Pisapia la ricetta non cambia: alzare le tasse per far cassa e tamponare i continui sprechi delle amministrazioni. A imparare la lezione impartita dal governatore del Sel è l'Italia dei Valori che adesso chiede al neo sindaco del capoluogo lombardo di andare a prendere i soldi da chi li ha. 

Ecco il vento che cambia. Una tempesta che ha il sapore amaro delle nuove tasse. Un blitz che non viene denunciato dai quotidiani progressisti ma che suona violento e brutale quando deve essere pagato a fine mese. C'era quasi da aspettarselo, a Milano per lo meno dove da settimane il nuovo assessore al Bilancio, l'ex democristiano Bruno Tabacci, andava in giro a dire che i conti non tornavano e che bisognava far leva su tutte le tasse possibili. "Useremo tutte le leve a nostra disposizione - diceva - questa retorica del non mettere le mani in tasca ai milanesi è perversa". L'Italia dei Valori l'ha preso in parola e ha servito a Pisapia su un piatto d'argento l'occasione d'oro per fare cassa: "Comincia a chiedere i soldi a chi ne ha". Il dipietrista Stefano Zamponi propone di applicare l’addizionale Irpef a tutti i redditi superiori ai 100mila euro. "Mentre il governo taglia le pensioni ai poveri - è il ragionamento dell'esponente Idv - iniziamo a chiedere sacrifici a chi ha maggiori disponibilità". Sembra di riascoltare l'ultimo governo Prodi quando il leit motiv era: "Pagare le tasse è una cosa molto bella". Piacerà alla sinistra, ma se a tagliare cinque euro alle pensioni sopra i 1.400 euro è il centrodestra allora si urla alla patrimoniale. Misteri della politica.

La ricetta proposta a Pisapia dai dipietristi meneghini non è affatto estranea alla sinistra, ma è tanto cara a Vendola. Ne sanno qualcosa i pugliesi che ora dovranno sborsare 100 milioni di euro per ripianare la voragine nella Sanità. Per far cassa, infatti, Vendola ha aumentato le addizionali su persone fisiche e società. Non solo. Dopo aver incassato i quattro "sì" al referendum di metàgiugno, Vendola ha deciso di incrementare anche la tariffa dell'Acquedotto pugliese. Una mossa che non solo non è piaciuta ai suoi cittadini ma che ha fatto venire la pelle d'oca a tutta la sinistra radicale. Se ai pugliesi è già chiaro quanto dovranno tirare fuori dal conto in banca, i provvedimenti che verranno adottatti dalla giunta Pisapia restano tuttora oscuri. Quella dei dipietristi, infatti, è solo una proposta. Sulla scrivania di Tabacci ci sono svariate proposte per poter mettere mano ai risparmi dei cittadini.

Per spiegare ai milanesi cosa significa che Tabacci userà tutte le leve necessarie per di far cassa, basta ascoltare l'ex assessore Giacomo Beretta: "Ecco qualche esempio: tassa sui rifiuti, la revisione degli estimi catastali, l'aumento delle rette degli asili nido e del biglietto del tram, fino per l'appunto all'introduzione dell'addizionale Irpef". Una stangata che, a conti fatti, arriverebbe a costare circa 400 euro annui a famiglia.

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