Ecco le tappe che hanno portato allo scontro diplomatico fra Turchia e Israele
-2009- 30 gennaio: il premier turco Recep Tayyip Erdogan a Davos va in collera durante un dibattito con il presidente israeliano Shimon Peres su Gaza. Erdogan condanna l’operazione israeliana Piombo Fuso costata la vita a più di 1.400 palestinesi.
- 11 ottobre: l’aviazione israeliana è esclusa dagli esercizi internazionali in Turchia.
- 24 novembre: visita in Turchia del ministro del Commercio Benyamin Ben Eliezer, prima di un ministro israeliano dopo l’operazione a Gaza.
-2010- 13 gennaio: Israele è costretto a presentare le scuse dopo il trattamento umiliante inflitto all’ambasciatore turco. Il viceministro degli Afferi esteri Danny Ayalon si è rifutato di stringergli la mano, costrungendolo a sedersi su un piano più basso dei suoi interlocutori israeliani.
- 31 maggio: raid israeliano contro la Freedom Flotilla, convoglio navale che trasporta aiuti verso Gaza, che uccide nove cittadini turchi. L’assalto scatenala collera di Ankara che richiama l’ambasciatore a Tel Aviv. Erdogan accusa Israele di ave commesso "un sanguinoso massacro".
- 4 giugno: la Turchia riduce i legami economici e di difesa con Isreale, ma non sospende la collaborazione.
- 30 giugno: a Bruxelles si incontrano il ministro degli Esteri turco Ahmet Davutoglu e quello israeliano del commercio.
- 2 luglio: il premier israeliano Benjamin Netanyahu afferma che Israele non si scuserà per l’abbordaggio alla nave turca. Il 5 Ankara minaccia la rottura e chiude lo spazio aereo ai voli militari israeliani.
- 14 ottobre: le famiglie delle vittime turche fanno ricorso alal Corte penale internazionale chiedendo l’apertura di un’inchiesta.
- 5 dicembre: a Ginevra si vedono diplomatici turchi e israeliani.
-2011 - 23 gennaio: la commissione d’inchiesta israeliana assolve Israele.
- 11 febbraio: Israele ha fatto un uso "eccessivo" della forza e calpestato il diritto internazionale, secondo l’inchiesta turca.
- 21 giugno: Netanyahu scrive a Erdogan per congratularsi della vittoria elettorale.
- 22-23 agosto: Netanyahu conferma il no di Israele alle scuse. Erp Ayalon, Tel Aviv non cederà ai "capricci" di Ankara.
- 1 settembre: Il rapporto Onu afferma che l’operazione della marina israeliana è stata "eccessiva", ma riconosce la legalità del blocco navale di Gaza
- 2 settembre : La Turchia adotta ritorsioni contro Israele, espulsione dell’ambasciatore, sospensione dei contratti militari e ricorso
alla Corte internazionale di Giustizia contro il blocco di Gaza. Il rapporto Onu è "nullo, non valido" per il presidente Abdullah Gul. Israele le ribadisce che non si scuserà e accetta "con riserva" il rapporto Onu.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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