Addio sistemi antifurto, telecamere e videocitofoni per “difendere” la casa invasivi, sempre “a vista” e antiestetici. Oggi tutto sta cambiando - in meglio - e questi sistemi di home security e home automation si trasformano in “complementi di arredo” di design che uniscono il bello del lifestye dell’abitare alla facilità d’uso e a una sempre maggiore efficacia. È il mondo della smart home contemporanea e dei sistemi di domotica avanzata che non solo migliorano e ottimizzano il livello di sicurezza e comfort delle abitazioni, ma si integrano con grande discrezione nell’ambiente, dando un tocco glamour e hi-tech, che si possono scoprire a Sicurezza e Smart Building Expo - le due manifestazioni che dal 13 al 15 novembre presentano in Fiera Milano le soluzioni più innovative per sicurezza, antincendio e integrazione tecnologica di 619 aziende - il 33% rispetto alla scorsa edizione - e per il 30% estere provenienti da 37 Paesi.
I sistemi smart sono infatti sempre più diffusi e il settore è in forte crescita, +52% nel 2018, raggiungendo quota 380 milioni di euro (Report Smart Home dell'Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano). Sistemi integrati e connessi che con un semplice touch sullo smartphone consentono di gestire tutta la casa. Così si accende e spegne la luce in momenti prefissati; si può sollevare la porta del garage ogni volta che serve; impostare l’apertura o la chiusura delle tapparelle (preferibilmente anti-intrusione); controllare che tutto sia a posto, controllando da remoto anche - ad esempio anziani, bambini o animali domestici. La tecnologia di videosorveglianza si evolve e non più un semplice strumento di prevenzione dei furti.
Anche l’installazione, grazie al wireless, non richiede più canaline, cavi, lavori di muratura. L’impatto visivo delle tecnologie non solo è pari a zero, ma diventa un valore aggiunto. Le centraline di controllo degli antifurti sono sempre più piccole e discrete, inserite ad esempio nell’anta di un armadio o in altri luoghi “discreti” dell’arredamento. Anche le sirene d’allarme sono personalizzabili. E i pannelli di controllo degli impianti diventano “quadri smart”, interamente touch, con display a colori, interrogabili da remoto con lo smartphone o con lo smart-watch, integrabili con Alexa o Google Home.
A rendere sempre più frequente l’adozione di queste soluzioni sono anche gli incentivi e gli sgravi fiscali concessi da diversi anni a chi decide di installare queste soluzioni nell’abitazione. Chi installa un allarme o un sistema digitale di videosorveglianza nel 2019 può usufruire del Bonus ristrutturazioni, ossia la detrazione fiscale del 50% a copertura della spesa sostenuta fino a un massimo di 96.000 euro, recuperabili in dieci quote annuali.
E c’è l’intenzione di prorogare il bonus anche nella Legge di Bilancio 2020. Da agosto 2019 è inoltre possibile richiedere all’impresa che effettua i lavori l’applicazione dello sconto immediato in fattura, pari all’ammontare della detrazione spettante.Tutte le informazioni su www.sicurezza.it
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