Google, l'ad: "Orgogliosi di non pagare la tasse"

L'amministratore delegato Schmidt, a cui da Londra contestano di pagare troppo poco al fisco, fa spallucce: "È solo capitalismo"

Google, l'ad: "Orgogliosi di non pagare la tasse"

"Google rispetta le leggi fiscali in tutti i paesi in cui opera e siamo fiduciosi di rispettare anche la legge italiana". Pochi giorni fa con queste poche parole Mountain View rispondeva a chi gli contestava di dovere al Fisco una sciocchezza come 96 milioni di euro in Iva non versata. E altri 240 per redditi non dichiarati.

La gestione allegra delle finanze della società è stata notata anche oltre Manica. Per Londra Google avrebbe pagato 6 milioni di sterline al fisco su 2 miliardi e mezzo di guadagni ottenuti nel Regno di Sua Maestà. Un'accusa che non ha scomposto più di tanto ad Eric Schmidt. La società ha parato il colpo sottolineando che in Inghilterra le scappatoie legali per pagare poco o nulla in tasse sono numerose.

L'amministratore di Google ha chiosato le accuse con un "è solo capitalismo". E con non poca arroganza.

A pagare di più non ci pensa neanche per sbaglio. Versare capitali in tasse "solo perché provo compassione per gli inglesi" non è tra i programmi. "Sono orgoglioso di quello che faccio per non pagarle".

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