Stonex sfida il mercato (e anche Altroconsumo)

Mentre monta la polemica di Altroconsumo, lo smartphone è pronto per essere venduto sul mercato italiano. Ma perché è così difficile fare impresa in Italia?

Stonex sfida il mercato (e anche Altroconsumo)

"Break the rules", rompere gli schemi. È questo il motto di Stonex, l’azienda italiana che si sta proponendo al mercato con uno smartphone con caratteristiche eccellenti (sulla carta sembra proprio così) ad un prezzo molto più basso rispetto a quello della concorrenza (in qualche caso addirittura meno della metà). Da mesi Stonex sta lanciando il proprio prodotto sui social media, primo fra tutti Facebook, utilizzando come testimonial Francesco Facchinetti. La gente pare apprezzare questa novità, fatta più di passaparola che di grandi investimenti in pubblicità che, diversamente, ricadrebbero sul prezzo del prodotto. Da quanto si può leggere su Facebook, migliaia di commenti e condivisioni, parrebbe proprio che questo originale modo di proporsi abbia avuto un notevole successo.

Assieme agli apprezzamenti, però, sono spuntate anche le prime critiche. Altroconsumo, che, come tutti non ha ancora potuto analizzare il prodotto, ha deciso comunque di segnalare Stonex al Garante in quanto "l’azienda non ha potuto soddisfare le richieste dei consumatori, che tra l’altro avevano in precedenza partecipato ad alcuni giochi online per guadagnarsi la possibilità di poterlo preordinare". Colpisce che una associazione di difesa dei consumatori si ponga così duramente nei confronti di un prodotto che, almeno sulla carta, sembrerebbe conciliare alta qualità e basso prezzo.

Altroconsumo ha poi fatto marcia indietro scrivendo: "Ci teniamo a chiarire una cosa: non abbiamo nulla contro Francesco Facchinetti, che anzi ci sta molto simpatico. E non abbiamo nulla soprattutto contro lo smartphone StonexOne, per il semplice fatto che non abbiamo mai avuto la possibilità di provarlo". Un po’ come dire: se uno ci sta simpatico, in linea di massima, non lo critichiamo. Vengono criticate le modalità di vendita del prodotto, senza però averlo mai visto: "Stonex deve rispettare la legge, che come si sa è uguale per tutti". Un principio sacrosanto, tanto che sia Davide Erba che Francesco Facchinetti hanno realizzato parecchi video per spiegare ogni causa che sta determinando i ritardi nella distribuzione del prodotto.

La cosa che maggiormente ci stupisce è che la gente comprenda più Stonex che l’associazione che dovrebbe tutelare i consumatori, ma che, almeno in questo caso, li disorienta, tanto che la maggior parte degli utenti di Facebook ha apertamente criticato questa operazione di Altroconsumo. C’è chi addirittura ha sbeffeggiato l’associazione dei consumatori scrivendo: "Mi sembra chiaro, da una veloce consultazione del vostro sito, che i prodotti di telefonia preferiti da Altroconsumo siano Apple e Samsung".

Nonostante il polverone mediatico che è stato creato attorno all’azione di Altroconsumo, Davide Erba si dice tranquillo: "La gente ha capito che ci possono essere dei ritardi organizzativi dovuti al fatto che le nostre aspettative erano ben diverse rispetto alle richieste dei nostri utenti. I tempi di approvvigionamento dei componenti, poi, sono molto lunghi. Abbiamo scelto di avere un margine di guadagno bassissimo, per questo motivo non possiamo fare errori".

Stonex è una startup italiana nata in Brianza, in quella fetta di terra nota per l’amore per il lavoro e per la cura dei propri prodotti. E Stonex sembra essersi appropriato di questa tradizione, traducendola nel mondo della tecnologia.

Basta aver seguito anche da lontano la diatriba tra Altroconsumo e Stonex per porsi queste domande: perché chi fa impresa in Italia deve essere osteggiato a tutti i costi? Perché non si cerca di incoraggiare di chi prova a investire sul futuro del nostro Paese? Perché i prodotti vengono presentati come

realmente innovativi solo quando vengono realizzati altrove?

Ci rimane la curiosità di vedere all’opera questo cellulare blu Klein e vedere se veramente manterrà le promesse. Sempre che Altroconsumo e il Garante ce lo consentano.

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