La nuova gestione della privacy messa a punto da Apple funziona. Anche troppo secondo i pubblicitari, i quali sembra stiano abbandonando iPhone e dispositivi della mela morsicata, per lanciarsi con decisione sugli utenti dotati di smartphone Android.
Protezione della privacy che ha subito una rivoluzione a partire da iOS 14.5, ma che con iOS 15 troverà la sua definitiva consacrazione. Una prospettiva poco gradita a chi si occupa di veicolare le pubblicità attraverso siti Internet e app per smartphone. Colpa della funzione App Tracking Transparency che, secondo fonti statunitensi, starebbe già provocando una fuga di massa degki verso i dispositivi Android.
Secondo quanto dichiarato da Apple, la nuova funzione "permette di gestire quali applicazioni sono autorizzate a tracciare la propria attività su app di altre compagnie o siti Web al fine di condividerle a scopo pubblicitario o cederle a società specializzate nella raccolta e distribuzione commerciali di dati personali".
A cambiare è soprattutto la prospettiva dalla quale si guarda alle pubblicità. Il nuovo sistema operativo Apple prevede come impostazione di default lo stop totale alle attività di tracking da parte delle applicazioni installate su iPhone. Chi vorrà consentire alle app di raccogliere e cedere i propri dati personali, dovrà autorizzarlo espressamente.
Una novità che sembra aver riscosso grande successo tra gli utilizzatori di iPhone, tanto che stando alle prime indagini condotte negli USA ben il 96% di loro avrebbero mantenuto lo stop all'attività di tracking. Successive ricerche hanno indicato in discesa tale percentuale, sebbene si mantenga comunque al 75%. Appena il 25% la quota di coloro che hanno concesso aperture anche solo parziali sul fronte privacy.
Pubblicitari in fuga dagli iPhone? Conferme dagli USA
A confermare la fuga dei pubblicitari dai dispositivi Apple è il Wall Street Journal, confermando come gli iPhone siano meno bersagliati dalle pubblicità rispetto a quanto accadeva in passato. Una voce controcorrente si leva però da Facebook, critica nei confronti dell'iniziativa intrapresa da Cupertino.
L'azienda fondata da Mark Zuckerberg sostiene che la mossa di Apple sia
pericolosa in termini di sbocco commerciale delle piccole imprese, già colpite dall'emergenza Covid. In più, secondo Facebook, molte app attualmente gratuite potrebbero vedersi costrette a cambiare politica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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