Vienna - L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica ha confermato che l’Iran ha già ottenuto una
prima partita di "uranio arricchito ad oltre il 19,8%" nell’impianto sotterraneo di Natanz. Questo
elemento per l’Aiea rafforza i timori che Teheran stia lavorando alla realizzazione di un ordigno
atomico. È quanto si legge in un rapporto dell’Aiea: l’Iran "ha fornito l’analisi della spettrometria di
massa (dell’uranio in loro possesso) che dimostra il raggiungimento di un livello di arricchimento di
oltre il 19,8%". Nei giorni scorsi era stato il presidente Mahmoud Ahmdinejad a dare per primo la
notizia dopo la rottura con Vienna e i Paesi occidentali.
"Rafforzate preoccupazioni" "Le informazioni a disposizione dell’agenzia rafforzano le preoccupazioni sull’esistenza in
passato e ora di attività segrete relative allo sviluppo di una testata nucleare da montare su un
missile", si legge nel primo rapporto del direttore dell’Aiea, il giapponese Yukiya Amano, al consiglio
dei governatori dell’Agenzia Onu.
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