Teheran - Il caso Sakineh continua a far parlare. Sajjad Qaderzadeh e Javid Hutan Kian, rispettivamente figlio e avvocato di Sakineh Mohammadi Ashtiani - la donna iraniana accusata di adulterio e condannata alla pena capitale per la morte del marito - sarebbero stati arrestati ieri sera dagli agenti dell’intelligence iraniana, mentre stavano rilasciando un’intervista a due giornalisti tedeschi nell’ufficio dell’avvocato a Tabriz. La notizia è stata pubblicata dal sito d’opposizione iraniana "Iranpressnews".
Fermati anche due giornalisti A confermare questa notizia, sulla base di contatti con amici di Sajjad, è anche Taher Djafarizad, responsabile dell’organizzazione "Neda Day" per la difesa dei diritti umani in Iran. "Ho parlato alcuni minuti fa con alcuni amici di Sajajd - ha detto - che mi hanno riferito del suo arresto e di quello dell’avvocato. Sono stati fermati inoltre due giornalisti tedeschi che stavano intervistando Sajjad". Ma l'agenzia locale Isna, citando fonti governative, dice che i reporter arrestati sarebbero "finti giornalisti".
Telefoni staccati Anche Mina Ahadi, portavoce del Comitato internazionale contro la lapidazione, ha riferito di ritenere probabile l’arresto. "Da ieri sia Sajjad, sia i due giornalisti, hanno i telefonini staccati - ha riferito Ahadi - dovevano incontrarsi alle 17 per un’intervista, ma non abbiamo saputo più niente. E anche oggi non si sono più sentiti". Ahadi ha tuttavia riferito che la famiglia di Sajjad si è recato al carcere di Tabris, il principale del paese, per sapere se si trovi lì, ma gli è stato risposto che nè lui nè i giornalisti sono in quel penitenziario. Al momento manca qualsiasi conferma ufficiale del possibile arresto.
Lavorano per la Bild I due giornalisti arrestati lavorano per l’edizione domenicale del tabloid tedesco. Lo scrive il Guardian nella sua edizione online. Secondo il quotidiano britannico, i due giornalisti sono un reporter e un fotografo. I due sarebbero arrivati in Iran circa cinque giorni fa per intervistare il figlio di Sakineh, Sajad. Non è chiaro se avessero un permesso per lavorare in Iran.
Espulso corrispondente El Pais Le autorità iraniane hanno cancellato il permesso di soggiorno del corrispondente de El Pais a Teheran, Angeles Espinosa; e hanno dato due settimane di tempo al cronista, in prima linea nella campagna mediatica a difesa di Sakineh Ashtiani, perché lasci la Repubblica islamica. Espinosa era già stato arrestato a Qom nel luglio scorso dopo un’intervista a Ahmad Montazeri, il figlio del grand’ayatollah dissidente morto l’anno scorso.
Verifiche dall'Italia La Farnesina sta verificando le voci degli arresti effettuati. Lo ha fatto sapere Maurizio Massari, portavoce del ministero degli Esteri.
"Stiamo verificando la notizia attraverso tutti i canali della rete diplomatica - ha spiegato - ma per il momento non abbiamo alcuna conferma ufficiale. Ovviamente - conclude il portavoce - continuiamo a seguire il caso Sakineh con la massima attenzione in coordinamento con i nostri partner europei".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.