Wada, addio ai casi Sinner dal 2027: cosa cambierà

Ecco quali sono le modifiche principali dell'Agenzia mondiale dell'antidoping. Più flessibilità se i prodotti considerati dopanti si trovano in quantità minime nel corpo degli atleti

Wada, addio ai casi Sinner dal 2027: cosa cambierà
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Non modificherà in alcun modo il percorso intrapreso nei confronti di Jannik Sinner ma la Wada (Agenzia mondiale dell'antidoping) ha rivisto il codice antidoping con nuove regole che saranno effettive soltanto dal 1° gennaio 2027. Le novità più importanti - e che avrebbero fatto comodo al numero uno del mondo ancora implicato in una vicenda che ha visto, non per colpa sua, una contaminazione infintesimale con il Clostebol - riguardano soprattutto due aspetti.

Cos'è la "fonte di contaminazione"

Nel regolamento che entrerà in vigore tra poco più di due anni, finalmente, è stato abolito il termine "Prodotto contaminato" con la più flessibile dicitura "fonte di contaminazione": già da qui si capisce che mentre nel primo caso l'atleta è comunque colpevole di aver nel suo organismo qualche prodotto non conforme, nel secondo caso si porrà la massima attenzione a come sia arrivata quella contaminazione nell'organismo dell'atleta, qual è cioè la sua origine, tagliando la testa al toro da eventuali responsabilità dirette.

È soprattutto un passaggio quello che avrebbe già nei mesi scorsi potuto scagionare definitivamente Sinner: "L’esposizione alla Sostanza Proibita che era stata usata o posseduta da una terza persona, sia attraverso il contatto diretto dell’atleta con la terza persona oppure attraverso il contatto con oggetti toccati o maneggiati dalla terza persona". Ecco che qui la memoria torna indietro all'ex fisioterapista Giacomo Naldi (terza persona) che aveva acquistato per sè stesso una pomata applicata sul dito che poi ha massaggiato Sinner. In generale, comunque, quando si parlerà di "Fonte di contaminazione" il riferimento va anche bevande, cibi e contaminazioni ambientali.

Le nuove soglie consentite

La seconda e forte più importante modifica riguarda la cosiddetta "Non-Threshold Subsance", ossia per una sostanza che entro una certa soglia, un limite, non costituisce doping per l'atleta nonostante ci possano essere tracce nell'organismo. In questo modo, sia Jannik Sinner che Iga Swiatek molto probabilmente sarabbero stati subito scagionati al 100% per i livelli di positività molto bassi e davvero trascurabili che non potevano migliorare in alcun modo le loro capacità atletiche.

Finalmente, dunque, anche Wada va in direzione di una tolleranza e flessibilità per casi come questi e la risposta l'ha data proprio il direttore generale, Olivier Niggli, che recentemnte ha spiegato che al giorno d'oggi "esiste un problema di contaminazione" ma non perché ci siano più

casi rispetto agli anni passati ma perché "i laboratori sono più efficienti nel rilevare anche quantità infinitesimali di sostanza. Le quantità sono così piccole che ci si può contaminare facendo cose innocue".

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