Tensione a Milano: tassista aggredito e derubato

Tassista aggredito dopo aver trasportato un cliente: preso a pugni dai colleghi e derubato dell'incasso. Sale la tensione a Milano

Tensione a Milano: tassista aggredito e derubato

Torna a salire la tensione. Mentre a Roma si decide sulla bozza sulle liberalizzazioni, un tassista che lavorava nonostante lo stato di agitazione della categoria è stato picchiato e derubato di 50 euro dai colleghi. E' successo questa mattina a Milano dove l'auto della vittima dell'aggressione è stata danneggiata la sua auto e gli hanno preso 50 euro. Uno dei tassisti, il 52enne Maurizio N., è stato riconosciuto e arrestato con l’accusa di rapina in concorso dalla polizia in piazza Duca d’Aosta. Poca la solidarietà da parte degli altri tassisti che hanno messo in mostra, come fossero scalpi, le targhette con le sigle strappate agli autisti che lavorano nonostante lo stato di agitazione.

"Siamo esasperati e preoccupati - dicono i tassisti della Stazione Centrale - i colleghi che lavorano meritano tutto il nostro disprezzo". "Qui c’è gente disperata che ha ipotecato la casa", spiegano i tassisti nel raccontare l'esasperazione e la preoccupazione che si allarghino le licenze. Esasperazione che sta trasformando una protesta pacifica in un vero e proprio scontro. Proprio oggi Simone, un tassista 36enne sposato e padre di due figli, è stato aggredito dopo aver lasciato un cliente all'ingresso Scarampo della Fieramilanocity. Un altro taxi gli ha tagliato la strada e, quando è sceso per chiedere spiegazioni, l’autista gli ha ricordato lo stato di agitazione e gli ha dato due pugni. Subito dopo, sono arrivati a piedi altri quattro colleghi: mentre in tre lo tenevano fermo, il quarto ha danneggiato il taxi di Stefano rompendo lo specchietto retrovisore, danneggiando la portiera e il parafanghi e cercando di rompere un vetro con una sassata. E ancora: l'aggressore ha anche rubato a Stefano cinquanta euro che erano sull'auto. Poi, i cinque si sono allontanati.

Adesso Stefano è molto amareggiato. "Ieri siamo tornati insieme da Roma, dove siamo stati per gli incontri tra il governo e i sindacati", ha riferito dal cognato Angelo Schiavone, tassista pure lui e rappresentante dell’Unione Tassisti d’Italia.

"Non me lo sarei mai aspettato da dei colleghi - ha detto il conducente colpito - Il clima sta diventando davvero troppo teso". Simone, che ha due figli e sta ancora pagando la licenza, si è fatto medicare in ospedale per i pugni ricevuti.

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