Terni - Il carcere di Terni avrà un'ala interamente dedicata ai transessuali. Saranno investiti circa 15 mila euro per ristrutturare le celle che ospiteranno 19 trans. Alla base del provvedimento ci sono motivi di sicurezza per cui questi detenuti devono essere isolati dagli altri. Ai quattro trans già presenti a Sabbione se ne aggiungeranno altri 15. Quello di Terni non è l'unico caso di sezioni penitenziarie dedicate a tipologie particolari di detenuti.
Secondo l'ultima rilevazione del Dap ,Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, sono 104 fra transessuali e omosessuali dichiarati i detenuti custoditi nelle carceri italiane. Tutti questi nei rispettivi istituti penitenziari d'appartenenza alloggiano in sezioni protette.
Il record spetta a Napoli, dove nel carcere di Poggioreale scontano la pena 24 transessuali. Di solito i transessuali entrano in carcere per cause dovute alla tossicodipensenza o per prostituzione dovuta alla raccolta di denaro per opreazioni chirurgiche. Il problema dei transessuali in carcere era stato sollevato da Lillo Di Mauro, presidente della Consulta permanente cittadina del Comune di Roma per i problemi penitenziari: "Non tutti gli istituti hanno dei reparti dedicati - ha sottolineato- e anzi alcuni penitenziari non riconoscono neppure lo status di transessuale.
La condizione degli omosessuali è ancora più dura, perché o si dichiarano tali e vengono messi in isolamento o nel reparto dedicato ai transessuali, o sono costretti a negare la propria identità con conseguenze spesso non facili”. Già qualche anno fa ad Empoli, erano stati avviati i progetti per la costruzione di un carcere interamente dedicato ai transessuali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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