
È arrivata la conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno: l'attacco di Villach, in Austria, condotto con coltello da un rifugiato siriano, Ahmad G., è terrorismo di matrice islamica. I dubbi erano pochi, lo scatto che lo ritrae seduto in un'aiuola sotto il tiro di pistola di una poliziotta con l'indice della mano destra alzato, era già di per sé una conferma. Il ghigno sul volto l'ennesimo sfottò ai danni della cultura occidentale. Il bilancio è pesantissimo: un 14enne è stato ucciso dal 23enne siriano, altre quattro persone sono rimaste ferite. Era un sabato pomeriggio come altri nella tranquilla città austriaca, dove nessuno pensava che sarebbe arrivata la lunga mano dell'estremismo. Le immagini di Monaco di Baviera, dell'attentato condotto da un rifugiato afghano, ancora rimbalzano in tv mentre il siriano si scaglia col coltello contro ignari passanti.
La polizia austriaca, che lo ha arrestato, ha condotto già le prime indagini, dalle quali è emerso che il siriano si è radicalizzato su TikTok. Nella sua abitazione, gli agenti hanno trovato una bandiera dell'Isis e dalla prima analisi dei suoi dispositivi elettronici e dei suoi profili social, è emerso che il siriano su TikTok seguiva alcuni predicatori islamici radicali. Per altro, interrogato dalle autorità, ha ammesso di aver agito in nome dello Stato islamico. C'è stata una falla nella sicurezza? Dovranno essere le indagini a stabilirlo: quel che è certo è che il terrorista non era sotto sorveglianza da parte dei servizi di sicurezza, nonostante il governo di Vienna tenga sotto osservazione almeno 150 potenziali minacce.
Probabilmente, la radicalizzazione del siriano è stata talmente veloce che non ha permesso ai servizi di sicurezza di individuarlo. A fermare l'attentatore è stato un rider che, a bordo della sua auto, vedendo quanto stava accadendo, ha fermato il siriano prima che intervenisse la polizia. Ora la polizia sta cercando testimoni, sta cercando chi possa aver registrato video o scattato foto durante l'attacco, per raccogliere quanto più materiale possibile per l'indagine. Ieri si parlava di un presunto complice che avrebbe agito insieme ad Ahmad ma per il momento non è confermata la sua presenza.
Resta l'idea che l'Europa sia sotto tiro, un'idea che trova conferme sanguinose con sempre maggiore frequenza. I lupi solitari sono il grande pericolo del nostro tempo ed è sempre pià necessario ridurre al minimo le probabilità che nuovi pericoli possano penetrare in Europa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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